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L’Aprilia stenta a decollare: solo un punto con il Gallipoli

5422 APRILIA Serie D ESPOSITO GIOVANNI

L’Aprilia tradisce le attese della vigilia nella sfida casalinga con il fanalino di coda Gallipoli. La squadra pontina paga a caro prezzo il poco cinismo in fase di finalizzazione della manovra, racimola soltanto un punticino (1-1) e, tra lo sconforto dei propri sostenitori, continua a stazionare nella zona bassa della graduatoria. La prima parte della gara, taccuino alla mano, non riserva particolari emozioni: il gioco staziona a lungo a centrocampo. Le difese, grazie a un perfetto sincronismo nei movimenti da parte di tutti gli effettivi, vincono nettamente il confronto a distanza con i rispettivi reparti avanzati rivali. La compagine pugliese, nella fase centrale del tempo, rompe gli indugi con Mbidabindzy, il quale non centra per poco lo spazio delimitato dai tre legni. L’Aprilia risponde ai rivali di turno con Paruzza, che si fa apprezzare per un pregevole spunto personale, ma poi lascia a desiderare al momento della conclusione in porta: la sfera sorvola la traversa della porta custodita da Frigerio. La squadra di Fattori, presa per mano dagli elementi più rappresentativi, alza gradualmente il ritmo e, cinque  minuti dopo la mezzora, sblocca il punteggio su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Rosati ai danni di Pagliaroli. Lo specialista Esposito, anche in questa circostanza, si conferma un ottimo tiratore scelto, trafigge Frigerio con un’esecuzione impeccabile e indirizza il match nei binari giusti. Galvanizzate nel morale, le rondinelle hanno la possibilità di consolidare il vantaggio in chiusura di tempo, ma Roversi, a dispetto delle sue doti di bomber di razza, sbaglia clamorosamente da due passi il tocco vincente, sugli sviluppi di una bella azione personale sull’out di destra di Pagliaroli, e consente agli avversari di archiviare il primo tempo con una sola rete di svantaggio. Il Gallipoli, dopo l’intervallo, riparte di slancio e va vicinissimo al pareggio con Negro, che lambisce il palo alla sinistra di Caruso con una conclusione di prima intenzione dal limite dell’area. Costretti a inseguire il risultato, i pugliesi avanzano il baricentro, ma prestano inevitabilmente il fianco alle ripartenze degli apriliani. La squadra di Fattori, però, accusa le classiche polveri bagnate e getta alle ortiche la possibilità di chiudere i conti con i vari Bosi, Roversi, Paruzza e Maola, i quali non riescono a ricoprire al meglio il ruolo di terminali offensivi. La formazione pugliese, al contrario delle rondinelle, fa del cinismo la sua dote principale e, alla mezzora esatta, perviene al pareggio con Franzese, che capitalizza al meglio un’inopinata sbavatura in difesa degli apriliani, fa centro da distanza ravvicinata e gela il pubblico di fede biancoceleste presente in tribuna al Quinto Ricci. L’Aprilia, pungolata nell’orgoglio, si riversa a pieno organico nella metà campo avversaria, ma non riesce a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte e, a dispetto dei pronostici della vigilia, si trova costretta a uscire dal campo con soltanto un punto in tasca.

Antonio Gravante

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