Il Lavinio Campoverde si morde le mani nella gara di recupero della seconda giornata di Campionato. Quando ormai non aspettava altro che il triplice fischio dell’arbitro per passare alla cassa a riscuotere l’intero bottino, la squadra del presidente Pasquino subisce la rimonta dell’Atletico Morena (2-2), inanella il sesto risultato utile in altrettante gare disputate, ma si allontana ulteriormente dalla lanciatissima capolista Sporting Genzano. Cannariato e soci, a seguito di tale risultato, si attestano al secondo posto solitario in classifica con dodici punti all’attivo, frutto di un ruolino di marcia di tre vittorie e altrettanti pareggi, ma accusano un ritardo di quattro lunghezze dalla lanciatissima compagine castellana. Dopo una lunga fase di studio e priva di particolari spunti degni di nota, l’Atletico Morena sblocca il punteggio, cinque minuti prima dell’intervallo, per merito di Libertini, il quale iscrive il proprio nome nel registro dei marcatori con una precisa conclusione dal limite dell’area. Il Lavinio Campoverde, pungolato nell’orgoglio, ha una veemente reazione e, due giri di orologio più tardi, rimette le cose a posto su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso ai danni di Capolei. Ad incaricarsi della trasformazione è l’esperto Sandi, il quale non lascia alcuna via di scampo al numero uno rivale e consente ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi con la giusta carica emotiva. La ripresa, tutto sommato, comincia sulla falsariga delle battute iniziali del primo tempo. Le due contendenti si affrontano a lungo nella zona mediana del campo. La squadra di Antonelli, a metà periodo, trova la forza per ribaltare del tutto la situazione a suo favore su palla inattiva. Lo specialista Spogliatoio indovina l’incrocio dei pali con una splendida esecuzione su calcio piazzato. La sfera si insacca imparabilmente sotto l’incrocio dei pali. Successivamente la compagine granata continua a spingersi in avanti e, in un paio di circostanze, si crea i presupposti per consolidare il vantaggio, ma Sorrentino e Grillo non riescono a sfruttare al meglio le rispettive occasioni propizie. La quarta e ultima rete si registra allo scadere. L’Atletico Morena rimette le cose a posto su calcio di rigore decretato dall’arbitro per un fallo commesso ai danni di Picconi. Sandi e soci contestano in massa tale decisione, ma il fischietto capitolino è irremovibile sulla sua decisione. Sul dischetto si presenta lo specialista Libernini, il quale trafigge dagli undici metri Papagna e permette alla propria squadra di salvarsi per il classico rotto della cuffia. Il Lavinio Campoverde, di conseguenza, esce dal campo con un punto in tasca, prosegue la striscia positiva in campionato, ma ha validi motivi per guardare il classico bicchiere mezzo vuoto. Il pareggio con l’Atletico Morena, per come è maturato, ha il classico sapore della beffa.
Antonio Gravante
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