L’Indomita Pomezia si morde le mani. Non è bastata la seconda rete stagionale dell’esperto Zanotti, a segno nel corso della frazione d’apertura, a regalare a mister Leonardo Aiello la gioia della prima vittoria esterna in campionato. La formazione del presidente Padula esercita un marcato dominio territoriale, frutto di una manovra corale piuttosto lineare, ma nella ripresa subisce la rimonta di una cinica Res Blu 92 e, di conseguenza, si trova costretta a tornare a casa con soltanto un punto in tasca (1-1). Nelle battute iniziali del match, tutto sommato, il ritmo in campo si mantiene su livelli relativamente bassi: le due squadre badano per lo più a studiarsi anziché ricercare l’affondo vincente. Con il passare dei minuti, però, i rossoverdi salgono in cattedra e, facendo leva su un gioco rapido e spesso imprevedibile, costringono gli avversari ad arretrare il baricentro. L’Indomita Pomezia imbastisce la prima vera occasione di rilievo al quarto d’ora. Il grintoso Martini riceve al limite dell’area, prende la mira e calcia di potenza verso la porta difesa da Fava. Zanotti prova a correggere in rete la conclusione del compagno, ma la sua deviazione è leggermente imprecisa. La sfera termina di poco sul fondo. Passano trecento secondi e il punteggio si sblocca. Pagliuca trattiene in piena area per la maglia Capriati impedendogli di calciare a rete. L’arbitro, molto vicino all’azione, non ha dubbi e concede il penalty. Sul dischetto si presenta Zanotti, il quale non lascia via di scampo al numero uno capitolino, sigla la rete del momentaneo vantaggio e bissa la segnatura siglata, nella prima giornata, sul campo del Primavalle. Nei minuti successivi è ancora l’Indomita Pomezia a gestire le operazioni: Pelagalli e soci provano a chiudere al più presto i conti. La squadra di Aiello, a metà tempo, imbastisce un’azione da manuale sull’asse Martini-Zanotti-Capriati. Lancio millimetrico del centrocampista, sponda di Zanotti per l’ex giocatore dell’Unipomezia Virtus 1938, il quale tenta la conclusione di prima intenzione da distanza più che favorevole, ma non centra il bersaglio grande. Per il cursore pometino è soltanto la prima di una serie di occasioni che lo vedranno protagonista. Prima dell’intervallo, infatti, è ancora Capriati a sfiorare il raddoppio: l’esterno rossoverde entra in area e prova a scavalcare Fava proteso in uscita con un pallonetto, ma l’estremo difensore capitolino capisce le sue intenzioni e, con un intervento prodigioso, si rifugia in angolo. La ripresa, tutto sommato, comincia sulla falsariga del primo tempo. In appena sei minuti, l’Indomita Pomezia colleziona altre due palle gol. Martini crossa al centro, sulla traiettoria si getta il solito Capriati, che impatta di testa: fuori di un soffio. Ancora l’esterno pometino, sugli sviluppi di un rapido ribaltamento di fronte, salta due uomini e appoggia per Zanotti, ma l’attaccante, a pochi passi dalla linea di porta, sbaglia l’impatto con la sfera e favorisce una comoda presa a Fava. Successivamente la formazione del presidente Padula, complice un lieve calo fisico, rischia grosso a seguito di un pregevole spunto di Soria, il quale tenta il pallonetto dal limite dell’area: la sfera lambisce la trasversale a Grossi ormai battuto. Tale episodio fa da preludio al gol. E’ il minuto numero tredici. Sugli sviluppi di un’azione apparentemente innocua, Abenante pesca il jolly da fuori area e, con un millimetrico pallonetto, trafigge l’attonito Grossi. La gara, alla resa dei conti, si esaurisce in questo preciso momento. L’Indomita Pomezia accusa il colpo sotto il profilo psicologico e perde d’incisività soprattutto in fase di finalizzazione. La Res Blu 92, per contro, ottenuto l’insperato pareggio, si limita a giocare di rimessa nel tentativo di portare a casa il prezioso risultato. La gara, per grandi linee, non riserva nessun altro episodio di rilievo. La squadra allenata da Aiello, di conseguenza, prolunga la striscia positiva, dopo la vittoria casalinga ottenuta contro il PGS Dragon City , ma per forza di cose, considerata l’enorme mole di gioco prodotta e le numerose occasioni da rete fallite, non può fare altro che guardare il classico bicchiere mezzo vuoto.
Luca Mugnaioli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
