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L’Indomita Pomezia riapre il campionato

2269 INDOMITA POMEZIA Seconda Categoria LOMBARDI ESULTANZA GOL

La lanciatissima Indomita Pomezia non fa sconti nemmeno alla capolista Atletico Acilia. La corazzata del presidente Padula si aggiudica, davanti ai propri sostenitori, lo scontro diretto con l’attuale regina del girone (1-0), riscatta la sconfitta subita nel confronto diretto dell’andata e riapre il campionato nel momento topico della stagione. La compagine rossoverde, a seguito di tale exploit, si porta a una sola lunghezza dai capitolini a tre giornate dal termine delle ostilità. Bilancini e soci, sia ben chiaro, non sono ancora padroni del proprio destino, ma da adesso in poi possono far sentire il fiato sul collo alla battistrada, la quale non può più permettersi ulteriori passi falsi per centrare la promozione diretta in Prima Categoria. Come preventivato alla vigilia, mister Leonardo Aiello schiera dal primo minuto l’undici che ha sfidato, in occasione del Torneo di Pasqua, il Torvaianica di mister Salotti. Il trainer rossoverde impiega tra i pali Pacioni, protetto da un pacchetto difensivo formato da destra a sinistra da Bertini, Bilancini e capitan Messina. Il compito di dettare il ritmo del gioco nella zona nevralgica, invece, spetta al play-maker Di Giovanni, assistito ai fianchi dai sempre positivi Martini e Farhani. A presidiare le corsie esterne invece, ci pensano come al solito Amici e Lombardi. Il tecnico pometino, a seguito delle non perfette condizioni fisiche del bomber Bogdanov, punta in avanti sulla coppia Zullo-Navisse. Costretta a fare bottino pieno per continuare a sperare nella vittoria finale, l’Indomita Pomezia comincia la gara con la giusta carica emotiva e, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, sfiora la marcatura con il velocissimo Amici. Il cursore pometino, dopo aver addomesticato al meglio un passaggio con il contagiri di Di Giovanni, prova la conclusione da posizione defilata, ma spedisce la sfera di poco a lato del palo di sinistra della porta difesa da Micarelli. Successivamente la gara scivola via sui binari di equilibrio. La squadra di Aiello, però, commette qualche evitabile errore in fase difensiva e, in un paio di circostanze, rischia di andare sotto nel punteggio. L’Atletico Acilia, infatti, ha la possibilità di sbloccare il risultato, a metà frazione, con il bomber Leopardi, il quale approfitta, con grande cinismo, di un errato disimpegno di Lombardi, ma trova sulla sua strada un ottimo Pacioni, bravo nella circostanza ad abbassare la saracinesca della propria porta. Scampato il pericolo, l’Indomita Pomezia prova a cambiare marcia, ma fatica a pungere negli ultimi sedici metri, a seguito dell’ottima organizzazione di gioco dei capitolini, impeccabili nel controllare la prolungata manovra corale dei ragazzi di Aiello. Motivati al punto giusto, i pometini provano, intorno alla mezzora, a mettere scompiglio nella difesa rivale con Zullo. La punta rossoverde, smarcata da una suntuosa giocata del compagno di reparto Navisse, viene anticipata sul più bello da Micarelli. Ma si tratta del classico episodio. Trascorrono pochi minuti e la capolista ha un’altra chance importante per spezzare l’equilibrio. Capitan Messina sbaglia un appoggio a un compagno e favorisce l’inserimento di Cesaroni, il quale si presenta a tu per con Pacioni, ma calibra male il pallonetto e getta alle ortiche una nitida occasione per indirizzare il match nei binari giusti. A pochi giri di lancette dall’intervallo, invece, è il turno dell’Indomita Pomezia ad avere una ghiotta opportunità per passare in vantaggio. A seguito di un presunto contatto in piena area tra Fahrani e Pucciarelli, il centrocampista pometino cade a terra e induce l’arbitro ad assegnare il penalty. La squadra allenata da Barbato contesta in massa tale decisione, ma il fischietto capitolino non torna sui suoi passi. Sul dischetto, di conseguenza, si presenta lo specialista Di Giovanni, il quale sbaglia completamente l’impatto con il pallone, non centra lo spazio delimitato dai tre legni e manda le due contendenti negli spogliatoi sul punteggio di partenza. La ripresa, tutto sommato, comincia sulla falsariga della frazione inaugurale. L’Indomita Pomezia prova a fare la partita, ma la capolista, potendo contare su due risultati su tre a propria disposizione, gioca piuttosto corta e non corre particolari pericoli. L’Atletico Acilia, tra l’altro, ha la possibilità di andare a segno con Petre, il quale approfitta di un clamoroso errore in fase di impostazione di Messina, si avvicina a grandi falcate verso l’area di rigore, ma appena arriva in zona di tiro si vede sradicare la sfera dai piedi dall’ottimo Bilancini, bravo a intervenire con i tempi giusti e a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. Non trovando particolari sbocchi in avanti, mister Leonardo Aiello decide di gettare nella mischia Capriati al posto del generoso Farhani per avere maggiore imprevedibilità in fase offensiva, passa a un più quadrato 4-3-1-2 e responsabilizza Martini a fare da principale punto di riferimento tra la linea mediana e il reparto d’attacco. Tale mossa, alla resa dei conti, si rivela azzeccata. L’ex centrocampista dell’Unipomezia Virtus 1938 ha un ottimo approccio alla gara e, dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, si rivela decisivo ai fini del punteggio finale. Il cursore pometino si fa valere sulla destra, salta nello stretto due avversari nei pressi della linea di fondo e serve un assist al bacio al centro dell’area per Lombardi, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia, trafigge da pochi passi l’incolpevole Micarelli e fa esplodere di gioia i tifosi rossoverdi presenti in tribuna al Selva dei Pini. La marcatura carica sotto il profilo emotivo i ragazzi del presidente Padula, che si fanno preferire nella zona nevralgica e sfiorano il raddoppio con lo stesso Amici, il quale calcia di prima intenzione dai diciotto metri, ma colpisce in pieno il compagno di squadra Zullo, che suo malgrado permette agli avversari di non compromettere ulteriormente le sorti della gara. Sotto nel punteggio, l’Atletico Acilia cambia marcia, si spinge a testa bassa in avanti e scodella in piena area alcuni invitanti cross per i propri attaccanti. La retroguardia pometina, malgrado qualche patema d’animo di troppo, riesce a fare buona guardia e fa trascorrere minuti preziosi. A trecento secondi dalla fine, mister Aiello decide di difendere il prezioso risultato, getta nella mischia Recine al posto di Navisse e passa a un più prudente 4-5-1. La squadra pometina trae giovamento dal nuovo assetto di gioco, regge al meglio il confronto e arriva senza particolari problemi al triplice fischio dell’arbitro. L’Indomita Pomezia, dunque, fa al meglio il proprio dovere, si toglie la soddisfazione di fare lo sgambetto alla capolista e si porta a una sola lunghezza dalla vetta. Martini e soci, classifica alla mano, sono ancora costretti a ricoprire il ruolo di inseguitori, ma a seguito di tale successo mettono ulteriore pressione alla capolista, che è attesa, nella penultima giornata, dalla delicata sfida esterna con l’Eur Tre Fontane, compagine ancora in corsa per il terzo posto, piazza molto importante la prossima estate in sede di ripescaggi. La squadra di Aiello, di conseguenza, ha validi motivi per credere nel sorpasso proprio sul filo di lana.

Antonio Gravante

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