Due indizi fanno una prova. L’Indomita Pomezia, dopo un breve periodo di appannamento, ha ritrovato con piglio autoritario lo smalto del primo terzo di campionato. La formazione della presidentessa Stefania Padula impartisce una severa lezione di gioco al temuto Sabotino (4-1), bissa la roboante vittoria conseguita nel turno precedente con il Real Velletri e, seguito delle concomitanti sconfitte della capolista Torvaianica e dello Sporting Genzano, battute rispettivamente dalla Virtus Nettuno e dall’Airone Ardea, rialza le proprie quotazioni stagionali. Bilancini e compagni, infatti, hanno scalzato di nuovo dalla terza posizione la compagine castellana, hanno conservato inalterato il gap di tre lunghezze dai capitolini, ma hanno assottigliato soltanto a due punti il divario dai ragazzi allenati da Salotti. Il discorso promozione, dunque, è più che mai apertissimo. Mister Aiello, per l’occasione, decide di attuare il 4-4-2, impiega il prolifico bomber Zullo in mezzo al campo accanto all’esperto Martini e propone in avanti Mariani e Fieni, i quali domenica scorsa hanno smorzato, con una doppietta a testa, le velleità del Real Velletri. Consapevole dell’importanza della posta in palio, l’Indomita Pomezia comincia la gara con la massima determinazione, esercita sin dai primissimi minuti un marcato dominio territoriale e, al minuto numero ventidue, sblocca il risultato grazie a una splendida giocata individuale del solito Fieni. L’ex attaccante della Nuova Florida, ancora una volta, dà un saggio delle proprie qualità realizzative, controlla alla perfezione un passaggio per vie verticali di un compagno, si libera con un elegante “sombrero” del diretto marcatore e trafigge il numero uno borghigiano con una conclusione di giustezza. La squadra di Aiello, per nulla appagata dal vantaggio, continua a tenere pigiato a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e, due minuti più tardi, sfiora il raddoppio con Mancini, il quale colpisce la parte alta della traversa al termine di una perentoria azione personale sulla corsia di sinistra. La compagine pometina, a riprova di un maggior possesso palla, mette nuovamente i brividi agli avversari di turno su calcio da fermo. Lo specialista Zullo disegna una parabola perfetta, indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma non riesce a rimpinguare il bottino di gol personale in campionato per la bravura di Mieli, il quale evita il peggio con uno straordinario volo plastico. La rete del raddoppio rossoverde, tutto sommato, viene rimandata di un quarto d’ora. L’Indomita Pomezia, infatti, allunga nel punteggio grazie allo scatenato Fieni, il quale si fa valere nel cuore dell’area, finalizza con un perentorio colpo di testa un pregevole spunto di Proia e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi sul duplice vantaggio. Il tema tattico della gara, tutto sommato, non cambia nella ripresa. E’ sempre la squadra di Aiello e tenere saldamente in mano le redini del gioco. Dopo aver sfiorato il tris con Fieni, il quale si vede chiudere ottimamente lo specchio della porta dall’ottimo Miele, la formazione pometina va a segno per la terza volta con Mariani, il quale capitalizza al meglio un preciso passaggio in profondità di Zullo, salta elegantemente il numero uno pontino proteso in uscita e deposita la sfera nella porta sguarnita. A metà frazione, invece, è lo stesso Zullo a mettere i brividi agli avversari. Il “tuttofare” rossoverde, a coronamento di una prova maiuscola come play-maker, si esalta sulla trequarti campo e calcia in porta dal limite dell’area, ma si vede respingere la conclusione dalla traversa. Cinque minuti dopo la mezzora, invece, il Sabotino ha la possibilità di realizzare la classica rete della bandiera su rigore, decretato dall’arbitro per un contatto in area tra Mancini e Marrocco. Sul dischetto si presenta lo specialista Ciampini, il quale opta per un’esecuzione di giustezza, ma Grossi capisce le sue intenzioni, conserva inviolata la propria porta con un prodigioso intervento in tuffo e, giustamente, si guadagna gli applausi degli sportivi presenti in tribuna per lo splendido gesto atletico. Successivamente si registra un’occasione degna di nota per parte. L’ottimo Innocenzi prova a iscrivere anche il suo nome a referto con una staffilata di prima intenzione dal limite dell’area, ma Miele anche in questo caso è reattivo, toglie la sfera dall’incrocio dei pali e si conferma uno dei migliori portieri della categoria. Il Sabotino, poco più tardi, prova a realizzare almeno la classica rete della bandiera con Guerra, ma la punta borghigiana colpisce in pieno la traversa. Il risultato, tutto sommato, cambia per la quarta volta quando ormai stavano per cominciare a scorrere i titoli di coda. La squadra guidata da Aiello cala il poker con Zanotti, il quale trasforma con la consueta freddezza un calcio di rigore, assegnato dall’arbitro per un fallo commesso ai danni di Navisse, e mette la classica ciliegina sulla torta su una vittoria molto importante sia per il morale che per la classifica.
Antonio Gravante
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