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L’Indomita si smarrisce nella Selva Candida

5258 INDOMITA POMEZIA Seconda Categoria FARHANI OMAR

L’Indomita Pomezia mastica amaro. A dispetto dei buoni propositi della vigilia, la formazione guidata da mister Aiello esce sconfitta di misura dal campo del Selva Candida (3-2), interrompe la mini striscia positiva, una vittoria e un pareggio nelle ultime due giornate, e fallisce una nuova occasione per compiere il definitivo salto di qualità. La gara, tutto sommato, è stata decisa da una serie di episodi-chiave, alcuni dei quali frutto di una direzione di gara per nulla all’altezza della situazione, che ne hanno determinato l’epilogo finale. La compagine pometina, statistiche alla mano, non è riuscita a mantenere alta la concentrazione per l’intero arco dei novanta minuti e, anche in questo caso, ha pagato a caro prezzo i soliti errori piuttosto evitabili. Ma andiamo con ordine. Pronti-via e i capitolini trovano subito la rete del momentaneo vantaggio. A seguito di un errore commesso in fase di impostazione sulla trequarti dai rossoverdi, Macca intercetta la sfera, dà il via al contropiede e serve in profondità Maschietta, che a sua volta entra in area, aggira la marcatura del suo diretto avversario e trafigge Grossi con una conclusione vicina ai colpi tecnici del “Calcio a 5”. Per l’Indomita Pomezia, dunque, anche in questa occasione, l’inizio della gara risulta fatale. Con altrettanta puntualità, tuttavia, come è già capitato nel corso di questa prima parte di stagione, arriva la rabbiosa reazione dei ragazzi del presidente Padula. Il punteggio, nel giro di dieci minuti, torna di nuovo in parità. Zullo va via sull’out di destra, alza la testa e serve al centro dell’area alla perfezione Farhani, che non ha difficoltà ad appoggiare in rete da pochi passi. A quel punto, però, due episodi scuotono il match. Al minuto numero venticinque, l’esperto Martini viene spedito dall’arbitro anzitempo negli spogliatoi per ingiurie. L’ex centrocampista dell’Airone Ardea, di conseguenza, costringe i suoi compagni a giocare in dieci per oltre un’ora. Malgrado l’inferiorità numerica, la compagine pometina crede fermamente nei propri mezzi e continua a fare l’incontro. Sfruttando la rapidità del terzetto offensivo Farhani-Capriati-Zullo, l’undici rossoverde prende in mano le redini del gioco, riscatta la falsa partenza e, in più di un’occasione, sfiora il raddoppio. Il veemente forcing dell’Indomita Pomezia produce gli effetti sperati intorno alla mezzora: Capriati viene atterrato in area, il direttore di gara non ha dubbi e decreta il penalty. Sul dischetto si presenta, come consuetudine, capitan Messina. L’esperto difensore, a dispetto della sua fama di tiratore scelto, calcia male e permette a Zanellati di intercettare la sfera. La squadra pometina accusa il colpo sotto il profilo emotivo e, tre giri di orologio più tardi, passa nuovamente in svantaggio. Il Selva Candida raddoppia su punizione dal vertice sinistro dell’area. Il solito Maschietta indovina il pertugio giusto tra le maglie della barriera rossoverde e trafigge per la seconda volta Grossi. Per l’Indomita Pomezia, alla resa dei conti, si tratta di una vera e propria doccia fredda. Messina e soci perdono di lucidità e si abbandonano al nervosismo. I capitolini, per contro, galvanizzati dal vantaggio, decidono di rifiatare, si limitano a gestire la situazione favorevole e rinunciano a spingere ulteriormente il piede sull’acceleratore. Il match, di conseguenza, perde di intensità e il resto della frazione inaugurale scivola via senza ulteriori emozioni. Nella ripresa, mister Aiello prova a cambiare l’inerzia dell’incontro operando alcuni cambi tattici: Fuori Di Vincenzo e dentro Zanotti per cercare di incrementare la spinta offensiva. Dopo pochi minuti dall’inizio dei secondi quarantacinque minuti, inoltre, fa il suo ingresso in campo Cortegiano, una punta, il quale rileva Pelagalli, mediano di centrocampo. Le sostituzioni, tutto sommato, sortiscono gli effetti sperati. La prima occasione della ripresa, infatti, capita proprio sui piedi di Zanotti. L’attaccante raccoglie in area un invitante assist dalla fascia destra, elude la marcatura dei difensori avversari e prova a piazzare la stoccata vincente. La sua conclusione, però, è imprecisa: la sfera si spegne sul fondo. Passano i minuti, ma il forcing dei pometini non si placa. Intorno al quarto di gioco, alla resa dei conti, un altro episodio da moviola condiziona il match. Il solito Zanotti, a seguito di una convulsa mischia in area di rigore, trafigge da pochi passi l’estremo difensore avversario. I rossoverdi esultano, ma il direttore di gara annulla tale segnatura per fuorigioco. La medesima scena si ripete poco più tardi, ma questa volta in area di rigore pontina. Sugli sviluppi di un rapido contropiede, lo sgusciante Censi, dal limite dell’area, appoggia per l’accorrente Fortuma, che calcia di prima intenzione verso la porta difesa da Grossi. L’attaccante capitolino, però, sbaglia l’impatto con il pallone. La sua conclusione, in maniera del tutto occasionale, finisce tra i piedi di Bucchi che, in sospetta posizione di fuorigioco, prima colpisce la traversa e poi, sulla ribattuta, iscrive il proprio nome nel registro dei marcatori producendosi nel più classico dei tap-in. L’Indomita Pomezia contesta vivacemente tale marcatura, ma per il direttore di gara è tutto regolare. Sotto di due gol e con un uomo in meno, la squadra di Aiello, a differenza di quanto era lecito aspettarsi, anziché rassegnarsi getta il cuore oltre l’ostacolo, si riversa con coraggio nella metà campo avversaria e prova a riaprire l’incontro. A conferma di un marcato dominio territoriale, i rossoverdi si riportano sotto nel punteggio: Cortegiano, da vero rapace dell’area di rigore, conclude nel migliore dei modi una pregevole azione corale, trafigge da pochi passi Zanellati e suona la carica ai propri compagni. I minuti finali, di conseguenza, si rivelano carichi di tensione. Nonostante gli sforzi profusi dai rossoverdi, però, il punteggio non subisce più cambiamenti. Il Selva Candida, abile a contenere gli ultimi assalti di Capriati e compagni fino al triplice fischio, conquista tre punti molto importanti soprattutto per la classifica. L’Indomita Pomezia, per uno strano scherzo del destino, si deve accontentare, anche in questo caso, degli unanimi consensi degli addetti ai lavori.

Luca Mugnaioli

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