Una sconfitta che brucia. Soprattutto per come è maturata. L’Ostiamare si inchina di stretta misura, davanti ai propri sostenitori, a una cinica Torres (1-2), accusa una brusca frenata dopo le due vittorie esterne conseguite con il Cassino e l’Arzachena e rimane ferma a quota otto punti. La formazione del patron Di Paolo, però, questa volta punta il dito nei confronti del direttore di gara per aver preso alcune opinabili decisioni nell’arco dei novanta minuti.
I ragazzi di Gardini partono bene, costringono gli isolani a replicare più che altro di rimessa e, a metà periodo, trovano anche la via del gol con Lorusso. Il fischietto di Lecce, su segnalazione del proprio collaboratore, annulla tale segnatura per off-side dell’ex giocatore del Trastevere. Alla mezz’ora esatta, tutto sommato, si registra il primo episodio piuttosto dubbio: Bertoldi anticipa astutamente in corsa Rossi oltre la linea mediana del campo, si appresta a involarsi in perfetta solitudine verso la porta avversaria, ma viene fermato con le brutte maniere dallo stesso difensore sassarese. Il signor Totaro, nella circostanza, opta per il cartellino giallo e scatena la protesta dei giocatori biancoviola, i quali invocano il rosso diretto poiché si trattava di un’azione limpida da gol.
Il punteggio si sblocca sessanta secondi più tardi. La Torres passa a condurre al termine di una bella giocata in verticale: Diakite, dalla trequarti campo, favorisce l’inserimento di Masala, bravo a sua volta a entrare in area e a infilare di precisione l’incolpevole Trovato. La formazione isolana, in chiusura di tempo, consolida il vantaggio su calcio di rigore, assegnato per un contatto tra Compagnone e Scotto. I biancoviola contestano anche questa decisione. Secondo loro il contatto tra i due giocatori si è verificato fuori area. Il fischietto di Lecce, però, non torna sui suoi passi e indica il dischetto. Dagli undici metri, lo specialista Scotto spiazza agevolmente Trovato e consente alla sua squadra di andare al riposo sul duplice vantaggio.
L’Ostiamare comincia la ripresa animata da una grande voglia di riscatto e, all’ottavo minuto, ha la possibilità di riaprire le sorti della gara: Lorusso si invola sulla sinistra e, appena entrato in area, viene falciato da Rossi. Rigore netto. I lidensi, nella circostanza, chiedono il secondo giallo per il difensore sassarese, ma l’arbitro non vuole sentire ragioni. La squadra biancoviola, però, non sfrutta l’occasione propizia e si complica i propri piani di rimonta. Ad incaricarsi della trasformazione è lo stesso Lorusso, il quale si vede respingere con i piedi da Salvato il tiro dagli undici metri.
I ragazzi di Gardini non si abbattono per l’occasione gettata alle ortiche e si spingono a testa bassa in avanti, ma trovano la rete della speranza soltanto pochi secondi prima del novantesimo. A gonfiare la rete isolana è Vasco, il quale trasforma, con una splendida esecuzione a scavalcare la barriera, un calcio da fermo dai venti metri. I lidensi, nell’extra-time, provano generosamente a rimettere le cose a posto, ma la Torres fa buona guardia e torna a casa con tre punti di platino in tasca. L’Ostiamare, invece, esce dal campo a mani vuote, ma con la convinzione di aver subito più di un torto arbitrale nell’arco dei novanta minuti.
Antonio Gravante
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