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L’Unipomezia fa festa nel derby: Lido dei Pini ko

5091 UNIPOMEZIA VIRTUS Promozione VALENZA ALESSIO
Buona la prima casalinga. L’Unipomezia Virtus 1938 sfrutta al meglio il fattore campo nel derby pometino-ardeatino contro i cugini del Cedial Lido dei Pini (2-0), riscatta il passo falso dell’esordio a Velletri e si mette prontamente in carreggiata. La formazione del presidente Montioni, però, ha validi motivi per puntare il dito su una terna arbitrale non all’altezza della situazione pur avendo fatto un passo indietro, sotto il profilo del gioco, rispetto alla convincente vittoria dell’esordio con il Rocca Priora. Il signor Cecchi di Roma 1, tutto sommato, non è stato supportato al meglio dai propri assistenti, ha concesso due rigori generosi ai pometini e ha estratto complessivamente un cartellino rosso e ben dieci gialli al termine di novanta minuti tutt’altro che spigolosi. Ma andiamo con ordine. Le due contendenti, costrette a rinunciare entrambe ad alcuni giocatori importanti, adottano un modulo speculare. Il binomio Marinelli-Castelluccio e la collaudata coppia Panicci-Zenga, nel massimo rispetto delle previsioni della vigilia, si affidano al 4-3-3. L’Unipomezia Virtus 1938 scende in campo con Santi tra i pali e una linea difensiva composta dai centrali Esposito e Giacoia e dai fluidificanti Vallesi e Busti. Tutto come preventivato anche a centrocampo. L’esperto Valenza agisce come vertice basso, mentre Marchesano e Falconieri ricoprono il ruolo di intermedi. I tecnici pometini, infine, propongono al centro dell’attacco il promettente Martinoia, supportato sulle corsie esterne da Bergamo e Lupi. Il Cedial Lido dei Pini, dal canto suo, schiera tra i pali l’esperto Cojacaru, protetto da un pacchetto arretrato formato da Poltronetti, Ostaggio, Bressan e Bolletta. A seguito dell’indisponibilità di Gianluca Flamini, convocato ma fatto accomodare precauzionalmente in panchina, gli allenatori ardeatini affidano le redini della squadra al play-maker Martino, il quale ha dimostrato anche in questa circostanza, malgrado la giovane età, di avere la stoffa per togliersi molte soddisfazioni nel contesto calcistico regionale. Al fianco dell’ex giocatore dell’Anziolavinio, invece, agiscono Barbati e Bernardi, collocati rispettivamente sulla corsia destra e sinistra del campo. Completano lo schieramento di partenza il bomber Cristofari, Loreti e Matteo Frezzotti. Il primo viene proposto, come al solito, al centro dell’attacco, mentre gli altri due giocatori hanno il preciso compito di provare a scardinare la retroguardia avversaria sulle corsie esterne. Passiamo alla gara. La prima emozione si registra dopo soltanto due giri di orologio. Il talentuoso Bergamo, sugli sviluppi di un lungo lancio dalle retrovie, controlla la sfera, viene a contatto con Bolletta e cade a terra. Il fischietto capitolino, nonostante le vibranti proteste degli ardeatini, decreta il penalty. Sul dischetto si presenta, come al solito, lo specialista Falconieri. Il tiratore scelto rossoblu, considerata la bravura sui tiri dagli undici metri di Cojacuru, autore di quattro parate consecutive lo scorso campionato con la casacca della Nuova Florida, opta per una conclusione dal basso in alto, ma alza leggermente la mira e, tra lo sconforto dei propri sostenitori, spedisce la sfera di poco sopra la traversa. Tale partenza, tutto sommato, fa presumere a una gara giocata su ritmi piuttosto elevati dalle due contendenti. I numerosi sportivi presenti in tribuna, invece, devono assistere a un incontro piuttosto scialbo sotto il profilo del gioco soprattutto nella prima frazione. Nei restanti quarantatre giri di lancette, infatti, si registra soltanto un episodio degno di nota. L’Unipomezia Virtus 1938 mette i brividi ai cugini, al quarto d’ora, con una bella combinazione sull’asse Bergamo-Martinoia. L’ex giocatore del Real Pomezia, favorito da una deliziosa sponda del compagno, aggredisce abilmente lo spazio vuoto sull’out di destra e, dal lato corto dell’area, crossa al centro per lo stesso centravanti, il quale viene anticipato da un avversario al momento della conclusione in porta. Nei restanti minuti di gioco, tutto sommato, le due squadre si affrontano in prevalenza a centrocampo e faticano a pungere negli ultimi sedici metri per la solidità dei due schieramenti difensivi, bravi a loro volta a vincere nettamente il confronto a distanza con i rispettivi attaccanti rivali. Dopo l’intervallo, il Cedial Lido dei Pini si presenta in campo con due novità. Mister Panicci getta nella mischia De Carolis e Marco Frezzotti, i quali rilevano Bolletta e Matteo Frezzotti. La compagine ardeatina trae giovamento dal duplice cambio del proprio tecnico, diventa più propositiva rispetto alla frazione d’apertura e, intorno al decimo giro di orologio, sfiora la marcatura con Poltronetti. L’ex difensore del Dilettanti Falasche, favorito da un fortuito passaggio di Vallesi, sugli sviluppi di una rimessa laterale, si esibisce in una mezza rovesciata degna dei migliori bomber di razza, ma trova a sbarrargli la via del gol un monumentale Santi, il quale ripaga la fiducia riposta in lui da mister Marinelli con un intervento d’istinto strappa-applausi. Sulle ali dell’entusiasmo, la formazione gialloroyal, subito dopo, colleziona la seconda occasione di rilievo della gara. Lo sgusciante De Carolis si esibisce in un perentorio affondo personale per vie centrali e prova a liberare al tiro il bomber Cristofari. Sulla traiettoria, però, si inserisce Falconieri, il quale devia la sfera e sfiora la più classica delle autoreti. L’ottimo Santi, ben piazzato tra i pali, si distende con grande mestiere sulla sua destra, ci mette la classica pezza e consente ai propri compagni di tirare un altro sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. Dopo una fase sostanzialmente equilibrata, la gara si sblocca al minuto numero venti. L’ottimo Edoardo Giacoia, subentrato in chiusura di primo tempo all’infortunato Bergamo, sfrutta al meglio un rapido capovolgimento di fronte, prova a farsi valere sulla corsia di destra, ma viene a contatto con Bernardi. Il fischietto capitolino, con grande fermezza, decide di assegnare ai rossoblu il secondo penalty di giornata. Il Cedial Lido dei Pini contesta vivacemente tale decisione in quanto l’esterno alto pometino è caduto in area, ma il contatto è cominciato nettamente fuori dalla zona di rigore. Il signor Cecchi di Roma 1, anche in questo caso, non torna sui suoi passi e fa riprendere il gioco con il tiro dagli undici metri. Ad incaricarsi questa volta della trasformazione è Alessio Valenza, il quale si ricorda degli illustri trascorsi come rigorista nelle fila dell’Airone Ardea, spiazza con sicurezza uno “spauracchio”  come Cojocaru e porta in vantaggio la sua squadra. Prima della ripresa del gioco, però, la panchina gialloroyal va su tutte le furie per il torto subito. A farne le spese è Gianluca Flamini, il quale si vede estrarre in faccia il cartellino rosso dal fischietto capitolino e deve guadagnare anzitempo la via degli spogliatoi. La formazione di Panicci, malgrado il morale sotto i tacchi, tenta una sterile reazione, ma riesce a rendersi pericolosa soltanto con Cristofari su punizione dai venticinque metri. Il bomber rutulo, però, non inquadra il bersaglio grosso. Non avendo in pratica alternative, il Cedial Lido dei Pini, in chiusura di match, si spinge a testa bassa in avanti alla disperata ricerca del pareggio, ma presta inevitabilmente il fianco agli avversari e subisce di rimessa la seconda rete. La squadra pometina, infatti, sfrutta nel migliore dei modi un veloce ribaltamento di fronte. L’ottimo Valenza recupera la sfera pochi metri fuori dalla propria area di rigore e, con un chirurgico passaggio per vie verticali, lancia in profondità Nasso, che a sua volta si fa alcuni metri palla al piede e, con un grande senso di altruismo, favorisce l’inserimento di Martinoia, il quale chiude definitivamente i conti con una perfetta conclusione ad incrociare che non lascia alcuna via di scampo all’incolpevole Cojocaru. “Abbiamo conquistato tre punti d’oro contro una compagine ben organizzata come il Cedial Lido dei Pini – precisa Andrea Marinelli, trainer dell’Unipomezia Virtus 1938 – . Sono soddisfatto soprattutto della prova offerta nel complesso dalla squadra. Abbiamo denotato notevoli progressi sul piano del gioco rispetto alla sfida di domenica scorsa con la Vjs Velletri. Siamo sulla strada giusta…”. Morale sotto i tacchi, invece, nel clan ardeatino per il passaggio a vuoto. “Come prima cosa ci tengo a precisare che ci siamo espressi nettamente al di sotto delle nostre reali potenzialità – sottolinea con la solita sportività Aldo Panicci, tecnico del Cedial Lido dei Pini – . Ma ai fini del risultato hanno pesato come un macigno numerose decisioni fuori luogo del direttore di gara. Non voglio commentare il primo rigore, visto che dalla panchina ero troppo distante dal punto dove è accaduto il presunto contatto tra Bergamo e Bolletta, ma il secondo penalty ha veramente del clamoroso. I due giocatori hanno cominciato a strattonarsi nettamente fuori dell’area, ma l’attaccante avversario è stato abile a rimanere in piedi e a cadere a terra soltanto dopo aver varcato la linea bianca che delimita la zona di rigore. Il signor Cecchi, di conseguenza, doveva assegnare al massimo una punizione a favore dell’Unipomezia Virtus 1938. Tale episodio, tutto sommato, è stato per noi fatale. Siamo passati in svantaggio, abbiamo subito un’ingiusta espulsione dalla panchina per proteste e ha spianato la strada al successo ai nostri avversari”.

Antonio Gravante

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