Ennesima prova di forza della lanciatissima capolista Unipomezia Virtus. La squadra del presidente Walter Valle espugna in rimonta l’ostico rettangolo di gioco del Cori (1-2), consegue la sesta vittoria in altrettante gare di campionato disputate e si conferma in perfetta solitudine in vetta alla graduatoria. Ruffini e compagni, a seguito di tale successo esterno, respingono per la terza domenica consecutiva l’assalto della Nuova Florida, vittoriosa a sua volta sul rettangolo di gioco del Dilettanti Falasche, ma rafforzano a cinque lunghezze il vantaggio sulla terza forza del girone. La prima parte della gara risulta equilibrata: giallorossi e rossoblu si affrontano a lungo nella zona mediana del campo e non chiamano mai seriamente in causa i rispettivi estremi difensori avversari. La formazione allenata da Passone, con il passare dei minuti, avanza gradualmente il baricentro e, a metà tempo, sblocca il risultato per merito di Laggiri, il quale controlla alla perfezione un cross di Triola, fa alcuni passi palla al piede e trafigge Santi con una splendido diagonale. La squadra di Mazza, animata da una grande voglia di riscatto, cambia immediatamente marcia e mette due volte in apprensione il pacchetto arretrato corese con Ruffini e il bomber Italiano. La capolista, al terzo tentativo, rimette le cose a posto con lo stesso Italiano, il quale trasforma un calcio piazzato con una chirurgica conclusione a scavalcare la barriera, realizza l’ottava marcatura in campionato e consente alla sua squadra di andare al riposo sul punteggio di perfetta parità. Dopo l’intervallo, l’Unipomezia Virtus continua a fare la partita, ma al quattordicesimo giro di orologio rimane in dieci per l’espulsione di Pestrin, il quale viene allontanato dall’arbitro per un fallo commesso a centrocampo ai danni di un avversario. Nonostante l’inferiorità numerica, i pometini continuano a credere nel massimo della posta in palio e, pochi minuti più tardi, ribaltano del tutto la situazione a proprio favore per merito di Castelletti, bravo a ribadire in fondo al sacco una conclusione di Italiano respinta dal portiere sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. La squadra di Mazza, nei minuti seguenti, continua a tenere molto bene il campo, ma nell’ultimo quarto d’ora di gioco si trova costretta ad abbassare leggermente il raggio d’azione per contenere il forcing dell’undici guidato da Passone. Il Cori, tutto sommato, ha una buona chance per pareggiare con l’ottimo Triola, ma Santi si guadagna con pieno merito il proprio gettone di presenza, si oppone con un intervento d’istinto all’insidiosa conclusione del numero dieci giallorosso e consente alla sua squadra di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. L’Unipomezia Virtus, nelle battute conclusive della gara, moltiplica ulteriormente gli sforzi, gestisce il minimo vantaggio sino al triplice fischio e prosegue con piglio autoritario il cammino perfetto in campionato.
Antonio Gravante
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