Di male in peggio. La matricola Unipomezia Virtus 1938 continua a tradire le attese della vigilia. La formazione del presidente Cerusico issa bandiera bianca, tra le mura amiche del Comunale di via Varrone, di fronte al blasonato Santa Marinella (1-4), totalizza nel mese di ottobre soltanto un punto, frutto di un ruolino di marcia di tre sconfitte e un pareggio, e si allontana ulteriormente dalle sfere nobili della graduatoria. I rossoblu, alla resa dei conti, hanno disputato, ancora una volta, una prova collettiva di gran lunga inferiore alle proprie potenzialità. Capitan Bogdanov e compagni sono partiti bene, hanno sbloccato il punteggio grazie a un guizzo vincente di Giacoia, ma poi hanno accusato un’inopinata parabola discendente sotto il profilo del gioco e hanno lasciato via libera ai motivatissimi tirrenici, bravi nella prima frazione a pareggiare i conti e, poi, a far assumere alla gara i toni della goleada nel corso della ripresa. Mister Maurizio Bussi, rispetto alle precedenti uscite ufficiali, decide di utilizzare un giocatore in più di esperienza in mezzo al campo, schiera, di conseguenza, il baby Russo tra i pali e conferma in blocco la linea di difesa a quattro vista all’opera a Falasche: Mazzucco e Bilancini compongono la coppia centrale, mentre Oliva a destra e Arcaleni a sinistra sono gli esterni bassi. A centrocampo, invece, piena fiducia al play-maker Falconieri, assistito sulle corsie esterne da Giacoia e De Carolis. Nonostante l’indisponibilità dello squalificato Seferi, il trainer pometino propone in avanti l’artiglieria pesante. Capitan Bogdanov è il principale punto di riferimento, mentre il bomber Celiani e il talentuoso Lupi agiscono leggermente più defilati. L’Unipomezia Virtus comincia la gara con la massima concentrazione e, dopo un quarto d’ora, sblocca il punteggio per merito di Giacoia, abile a girare di testa in rete un preciso corner calciato da Lupi. Il Santa Marinella riordina immediatamente le idee e impiega soltanto otto minuti per ristabilire la parità. A griffare la rete del momentaneo pareggio è Trebisondi, bravo a sfruttare al meglio un assist di Gagliardini e a trafiggere l’incolpevole Russo. Nella seconda parte della frazione d’apertura, la compagine allenata da Dominici prende in mano il pallino del gioco e sfiora il vantaggio con Ferro e Gagliardini, i quali non centrano di poco il bersaglio grosso. I tirrenici, a cinque minuti dall’intervallo, mettono nuovamente i brividi ai ragazzi del presidente Cerusico con l’ottimo Ferro, il quale esalta le doti di Russo, lesto ad evitare la marcatura con un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. Nella ripresa il Santa Marinella continua a spingersi in avanti con regolarità e, a riprova di un marcato predominio territoriale, passa a condurre per merito di De Santis, il quale trasforma magistralmente un calcio di punizione dal limite dell’area. Il tiratore scelto biancorosso, con un’esecuzione perfetta, indovina l’incrocio dei pali alla sinistra dell’attonito Russo. La compagine tirrenica, galvanizzata nel morale, non molla la presa e, a metà tempo, piazza un micidiale uno-due con Gagliardini e Mattia Tamalio. Il centravanti capitalizza da autentico bomber di razza un lancio di Ferro, salta un difensore, poi elude l’intervento di Russo e deposita la sfera in fondo al sacco. Due giri di orologio più tardi, invece, il numero quattro biancorosso, agevolato nel proprio compito da un eccessivo sbilanciamento dei pometini, addomestica un passaggio per vie verticali di Paradiso e trafigge Russo con un preciso rasoterra. Nei restanti minuti di gioco, la formazione allenata da Bussi, pungolata nell’orgoglio, ha due volte la possibilità di accorciare le distanze con Bogdanov e Celiani, i quali esaltano i riflessi del baby Nardini, bravissimo in entrambe le circostanze a negare la gioia dei gol ai rinomati “punteros” rivali. L’Unipomezia Virtus 1938, di conseguenza, incassa una sconfitta piuttosto rotonda nelle proporzioni e, a dispetto dei programmi societari, continua ad accumulare altri punti di ritardo delle big del girone. Nulla è ancora compromesso, sia ben chiaro, il campionato è appena cominciato. Ma capitan Bogdanov e soci, in attesa dei preziosi rientri di Palumbo e dei due Lolli, giocatori in grado di fare la differenza nella categoria contro tutto e tutti, sono chiamati a rimboccarsi le maniche per cambiare immediatamente marcia e iniziare ad esprimersi al meglio delle proprie potenzialità. Questo è l’imperativo per evitare di pregiudicare con largo anticipo un’intera stagione.
Antonio Gravante
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