L’Unipomezia Virtus interrompe il proprio cammino al primo turno della fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza. Penalizzata oltremisura dalla sconfitta subita in gara-1 al Comunale di via Varrone (1-3), la formazione allenata da Punzi pareggia la sfida esterna con la corazzata Tortolì (1-1), compagine che annovera tra le proprie fila diversi giocatori con un passato illustre anche nelle categorie superiori, ed esce mestamente di scena dalla competizione tricolore. La squadra pometina scende in campo animata dalla ferma volontà di giocarsi al meglio le proprie chance di passaggio del turno e, dopo un quarto d’ora, sfiora la marcatura con Castro, il quale prova a sorprendere Floris con un pallonetto dal limite dell’area, ma non inquadra di poco lo specchio della porta. Il Tortolì, dal canto suo, replica ai rossoblu con Viani. La punta sarda, alla mezzora esatta, fallisce il bersaglio grosso per una questione di centimetri. Presa letteralmente per mano dai giocatori di maggiore esperienza, l’Unipomezia Virtus chiude la frazione d’apertura in avanti e, a ridosso dell’intervallo, si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Castro colpisce in pieno la traversa. La gara, taccuino alla mano, si sblocca nelle battute iniziali della ripresa. Gli isolani passano in vantaggio per merito di Figos, il quale fa del cinismo la sua dote principale, ribadisce in fondo al sacco una conclusione del bomber Nieddu respinta da Santi e mette una seria ipoteca sull’accesso del Tortolì ai quarti di finale di Coppa Italia. La squadra di Punzi, nei minuti seguenti, continua a onorare l’impegno e, a metà periodo, perviene al pareggio con Lupi, il quale trafigge Floris con un chirurgico diagonale. L’Unipomezia Virtus, nei restanti minuti di gioco, si spinge a pieno organico in avanti, ma non riesce a scardinare nuovamente il bunker difensivo isolano e, per forza di cose, si trova costretta a inchinarsi di fronte alla maggiore caratura tecnica del Tortolì, compagine che ha dimostrato, nell’arco dei centottanta minuti, di avere i giusti requisiti per fare strada anche nella fase nazionale della Coppa Italia.
Antonio Gravante
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