Dopo aver inanellato tre risultati utili consecutivi, nel probante trittico di gare con il Dilettanti Falasche, la Città di Ciampino e la Lepanto Marino, una generosa Unipomezia Virtus paga dazio nella tana dell’ambizioso Cori (1-0), compagine ancora in corsa per la conquista della piazza d’onore, incassa la decima sconfitta in campionato, ma riesce ugualmente a conservare una lunghezza di vantaggio dalla zona play-out. La formazione pometina, tutto sommato, ha disputato anche in questo caso una prova collettiva più che positiva, ha retto al meglio il confronto contro una delle compagini di maggiore caratura tecnica del girone, ma ha pagato a caro prezzo l’unica disattenzione commessa nell’arco dei novanta minuti. Mister Bussi, per l’occasione, si affida inizialmente a un inedito 4-2-3-1 con il bomber Italiano chiamato a ricoprire il ruolo di terminale offensivo, ma poi passa, a metà primo tempo, al classico 4-3-3 a seguito dell’avanzamento di Vallesi ed Edoardo Giacoia. La prima parte dell’incontro, tutto sommato, risulta sostanzialmente equilibrata. Galvanizzata dai pareggi ottenuti negli ultimi centottanta minuti con le due battistrada, l’Unipomezia Virtus ha un ottimo approccio alla gara, replica colpo su colpo agli avversari e si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti. La gara, tutto sommato, rimane piuttosto bloccata nella prima mezzora: lepini e pometini si affrontano a lungo a centrocampo. Nell’ultimo terzo di primo tempo, statistiche alla mano, il Cori aumenta la pressione offensiva e va due pericolosamente alla conclusione. Prima Gazzi, a seguito di un tiro dalla bandierina, colpisce di testa a botta sicura, ma un difensore rossoblu sventa il pericolo sulla linea di porta, poi Fratarcangeli, al termine di un pregevole spunto personale, lambisce la traversa dal limite dell’area. L’ultima occasione degna di nota della frazione d’apertura, invece, è della squadra del presidente Cerusico: il bomber Italiano prova a spezzare l’equilibrio su calcio piazzato, ma Rustic non si lascia sorprendere, blocca la sfera con una perfetta presa bassa e manda le due formazioni negli spogliatoi sul punteggio di partenza. Il secondo tempo, tutto sommato, comincia nel peggiore dei modi per i pometini. Il Cori, dopo pochi minuti dal rientro in campo, passa a condurre per merito di capitan Gazzi, il quale gira di testa in fondo al sacco una punizione calciata con il classico contagiri dal solito Tinazzi e regala il vantaggio alla sua squadra. Costretta a inseguire il risultato, l’Unipomezia Virtus riordina le idee e, nella fase centrale del tempo, sfiora il pareggio con il solito Italiano, il quale si presenta minaccioso a tu per tu con Rustic, opta per la conclusione di giustezza, ma l’estremo difensore giallorosso capisce le sue intenzioni e, con un prodigioso intervento in tuffo, devia la sfera in calcio d’angolo. Successivamente la squadra guidata da Andrea Bussi continua a spingersi in avanti. Buona volontà, però, non fa rima con rimonta. Il pacchetto arretrato lepino fa buona guardia e consente a Rustic di essere chiamato in causa soltanto per interventi dal basso coefficiente di difficoltà. Il Cori, però, non sta soltanto a guardare e, poco prima della mezzora, getta alle ortiche la possibilità di raddoppiare con Capasso, il quale colpisce di testa da distanza più che favorevole, ma tra lo stupore dei propri sostenitori non centra lo specchio della porta. Consapevole dell’importanza della posta in palio, poco dopo la mezzora, la formazione lepina prova a mettere in cassaforte l’intero bottino con Chiarucci. L’attaccante giallorosso calcia di prima intenzione dai diciotto metri e fa correre un brivido lungo la schiena dei pometini. La sua conclusione scheggia la parte alta della traversa e termina sul fondo. Nei restanti minuti di gioco, statistiche alla mano, il Cori moltiplica gli sforzi, gestisce con piglio autoritario la rete di vantaggio e passa alla cassa a riscuotere tre punti molto importanti sia per il morale che per la classifica. L’Unipomezia Virtus, di contro, esce dal campo a mani vuote e, nonostante gli sforzi profusi, si deve accontentare degli unanimi consensi degli addetti ai lavori per aver disputato nel complesso una prova più che positiva sotto il profilo tecnico-tattico.
Antonio Gravante
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