Missione compiuta. Presa letteralmente per mano da uno scatenato Lalli, autore di una splendida doppietta, la matricola Unipomezia Virtus si aggiudica di misura, lontano dalle mura amiche, lo scontro diretto con l’Arce (1-2), conquista tre punti di platino e consegue la matematica riconferma nel Campionato di Eccellenza. La squadra allenata da Francesco Punzi, a seguito di tale exploit, centra in pieno l’obiettivo minimo e, alla luce della splendida vittoria della Coppa Italia di Eccellenza, tira delle somme più che positive sulla prima avventura della sua storia nella massima ribalta calcistica regionale. Dopo una prima fase di studio, la compagine pometina passa a condurre, al dodicesimo giro di orologio, per merito di Lalli. Il centrocampista rossoblu si incarica della battuta di un calcio piazzato e, agevolato nel proprio compito da una fortuita deviazione di un avversario posizionato in barriera, mette fuori causa l’attonito Del Duca. Successivamente l’Arce si rimbocca con umiltà le maniche, si spinge in avanti con maggiore regolarità, ma il pacchetto arretrato pometino si conferma all’altezza della situazione, vince nettamente il confronto a distanza con gli attaccanti ciociari e consente a Santi di essere chiamato in causa, per l’intera durata del primo tempo, soltanto per interventi di ordinaria amministrazione. L’Unipomezia Virtus, tutto sommato, si complica i propri piani ad inizio ripresa a causa dell’espulsione di Cerro, il quale rimedia il secondo cartellino giallo e costringe i rossoblu a giocare in dieci contro undici. La compagine allenata da Mizzoni, favorita dalla superiorità numerica, prende in mano il pallino del gioco e, al quarto d’ora, sfiora la parità con Veloccia, il quale calcia a botta sicura dall’interno dell’area, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol da Casciotti, il quale si sostituisce nella circostanza a Santi e allontana il pallone con una provvidenziale rovesciata nei pressi della linea di porta. Tale episodio, alla resa dei conti, fa da preludio al pareggio dei ciociari. L’Arce, poco più tardi, riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio con Buonanno, il quale capitalizza al massimo un passaggio per vie verticali dell’ottimo Di Stefano e trafigge inesorabilmente Santi proteso in uscita. Ritrovata una maggiore fiducia nei propri mezzi, la compagine di Mizzoni continua a esprimersi su buoni livelli e, nella fase centrale del tempo, va vicinissima al raddoppio su calcio di punizione dal limite dell’area. Lo specialista Di Stefano colpisce in pieno il palo della porta difesa da Santi. L’Unipomezia Virtus, nel momento di maggior pressione dei frusinati, fa del cinismo la sua dote principale e trova la giocata giusta per spostare di nuovo l’ago della bilancia dalla sua parte. Il merito è dello scatenato Lalli, il quale trasforma un calcio da fermo dai diciotto metri, firma la doppietta personale e carica sotto il profilo emotivo i suoi compagni. La formazione del presidente Valle, nei restanti minuti di gioco, alza ulteriormente l’asticella del livello di concentrazione, difende a denti stretti il minimo vantaggio sino al triplice fischio dell’arbitro, ottiene la matematica salvezza e, di riflesso, condanna l’Arce a giocarsi un’intera stagione attraverso le forche caudine dei play-out.
Antonio Gravante
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