L’Unipomezia Virtus non riesce a trovare la giusta continuità di rendimento in questa fase della stagione. La squadra allenata da Mancini si arrende di stretta misura a una quadrata Nuova Itri (1-0), incassa l’ottava sconfitta in campionato e, a dispetto dei programmi stilati nel corso dell’estate, continua a navigare nelle acque basse della classifica. La prima azione degna di nota della gara è di marca pometina: il baby Cappabianca lambisce la traversa con una conclusione di prima intenzione dal limite dell’area. La compagine del basso Lazio, poco più tardi, risponde ai rossoblu con Mastroianni, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore nel cuore dell’area, ma il suo colpo di testa termina sul fondo per una questione di centimetri. Successivamente l’Unipomezia Virtus tiene bene il campo, replica colpo su colpo agli avversari e, in chiusura di tempo, sfiora due volte la marcatura nella stessa azione. Il bomber Drago aggredisce abilmente lo spazio vuoto, a seguito di un lungo lancio di un compagno, ma si vede negare la gioia del gol da Viallacaro, il quale si sostituisce nella circostanza a Micci, respinge la sfera proprio nei pressi della linea di porta e sventa il pericolo. Sulla susseguente ribattuta del numero sei pontino, il pallone arriva dalle parti dell’accorrente Di Mario, il quale calcia in pratica a botta sicura, ma trova la provvidenziale respinta di Foti, il quale evita una marcatura che ai più appariva fatta e manda le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di partenza. Dopo l’intervallo, la Nuova Itri alza leggermente il ritmo e, al quarto d’ora, mette i brividi ai rossoblu con una conclusione ravvicinata di Simeri, il quale pecca di lucidità al momento della conclusione in porta e, tra lo sconforto dei propri sostenitori, non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. La formazione allenata dall’esperto Palladino, presa per mano dagli elementi di maggiore caratura tecnica, legittima un maggior predominio territoriale poco prima della mezzora con Rossini, il quale risolve nel migliore dei modi una concitata mischia nell’area di rigore pometina, trafigge da pochi passi l’incolpevole Santi e indirizza il match nei binari giusti per la propria squadra. Galvanizzata nel morale, la compagine del basso Lazio sfiora il raddoppio, cinque minuti prima della conclusione del match, con l’ottimo Foti, il quale calcia magistralmente una punizione dal limite dell’area, ma Santi si conferma all’altezza della sua fama, si esalta tra i pali e lascia il punteggio ancora in bilico. L’Unipomezia Virtus, nei restanti giri di orologio, produce il massimo sforzo nella speranza di salvare il salvabile e sfiora il pareggio con Castro. L’ex attaccante di Anziolavinio e Aprilia, favorito da un preciso passaggio in profondità di Sargolini, calcia in porta da posizione più che favorevole, ma trova sulla sua propria strada un reattivo Micci, il quale fa buona guardia, conserva inviolata la sua porta e consente alla sua squadra di mettere in carniere altri tre punti di platino. L’Unipomezia Virtus, di conseguenza, incassa un’altra sconfitta e, per forza di cose, continua a ricoprire un ruolo di secondo piano nella prima avventura della sua storia nel Campionato di Eccellenza.
Antonio Gravante
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