Buona la prima. Il Pomezia Calcio comincia sotto i migliori auspici la gestione Scaricamazza, espugna di misura il rettangolo di gioco di un generoso Certosa (0-1) e, nel massimo rispetto dei pronostici della vigilia, approda al secondo turno della Coppa Italia di Eccellenza.
La compagine del patron Bizzaglia comincia la gara con la ferma intenzione di far valere la maggiore caratura tecnica, cresce gradualmente con il passare dei minuti e, a metà periodo, sfiora la marcatura con Canu, il quale si districa al meglio al limite dell’area, calcia di sinistro, ma trova la puntuale risposta di Marini. Il Pomezia Calcio, grazie al buon lavoro svolto dal pacchetto mediano, continua a conservare in mano il pallino del gioco e, poco dopo la mezzora, trova la giocata giusta per scardinare la solida retroguardia rivale. L’azione parte dai piedi del baby Mezzina, il quale calcia alla perfezione un corner dalla sinistra per la testa di Massella. L’esperto attaccante, anche in questa circostanza, fa valere le sue comprovate qualità di bomber di razza e infila il pallone a fil di palo. La squadra di Scaricamazza, in chiusura di primo tempo, va vicinissima al raddoppio con lo stesso Massella, il quale disegna una parabola velenosa su calcio piazzato, ma Marini si supera e, con un prodigioso intervento in tuffo, toglie la sfera dall’angolo alto alla sua destra.
Anche la ripresa comincia sotto il segno del Pomezia Calcio, che colleziona un’altra chance importante con Ruggiero. Il bravo centrocampista si libera nello stretto di due avversari e calcia di collo pieno dal limite dell’area, ma esalta i riflessi di Marino, bravo ad opporsi con un intervento strappa-applausi. Il Certosa, grazie all’inserimento in avanti di Gallaccio, riesce ad avere maggior peso in avanti, replica con maggiore regolarità ai pometini e, a metà periodo, va pericolosamente al tiro dai venticinque metri: Dall’Armi costringe il baby Donato a una provvidenziale deviazione in corner.
A sette minuti dalla conclusione si registra un episodio degno della moviola. I capitolini reclamano un penalty per un presunto fallo commesso in piena area ai danni di Gallaccio, ma il direttore di gara non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. Il Pomezia Calcio, nei minuti finali, gestisce al meglio la rete di vantaggio, conduce in porto la preziosa vittoria e conquista il pass per il secondo turno di Coppa Italia.
Antonio Gravante
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