Buona la prima. La matricola Pomezia Calcio bagna con una vittoria esterna l’agognato ritorno nel Campionato di Serie D. La squadra del patron Alessio Bizzaglia espugna in rimonta l’ostico rettangolo di gioco del blasonato Tuttocuoio (1-2), compagine che vanta dei recenti trascorsi tra i professionisti, mette subito in carniere i primi tre punti in palio e dimostra di avere le giuste motivazioni per disputare una stagione in perfetta linea con i programmi stagionali.
Mister Bussi, per l’occasione, si affida a dieci undicesimi della formazione eliminata in Coppa Italia dall’Ostiamare. L’unica novità riguarda l’inserimento di Ghosheh, impiegato come difensore centrale accanto a Morelli. La compagine toscana comincia la gara a spron battuto e, dopo soltanto due giri di lancette, passa a condurre per merito di Bertolucci, il quale sorprende Stasi, preferito nella circostanza a Pinna, con una splendida conclusione da fuori area. Il Pomezia Calcio ha una rabbiosa reazione, avanza immediatamente il baricentro e, otto minuti più tardi, perviene al pareggio con Fatati. L’ex centrocampista finalizza nel migliore una lineare azione collettiva.
Successivamente non si registrano particolari spunti di rilievo sino all’intervallo: le due squadre si fronteggiano a lungo nella zona mediana e chiamano in causa i rispettivi portieri rivali soltanto per interventi dal basso coefficiente di difficoltà. Mister Bussi, nell’intento di giocarsi al meglio le proprie chance, rivoluziona durante la pausa lo starting eleven ed effettua contemporaneamente tre cambi. Dentro Ceparano, Nannini e Fusaroli, fuori Di Agostino, Cestrone e Bizzaglia.
Il Pomezia Calcio trae giovamento dalla mosse del proprio allenatore, si spinge con maggiore regolarità in avanti e, al quarto d’ora, capovolge la situazione a suo favore con Massella, il quale infila dall’interno dell’area l’incolpevole Prisco. La formazione pometina, sulle ali dell’entusiasmo, copre al meglio ogni zona del campo, gestisce il minimo vantaggio sino al triplice fischio e torna a casa con tre punti che fanno morale e classifica.
Antonio Gravante
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