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Pomezia Calcio, fantastica impresa: ribaltato il Nettuno

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Dall’orlo del baratro al trionfo. Tutto in soltanto quarantacinque minuti di gioco. Sfoderando una ripresa tutto cuore e grinta, il fanalino di coda Pomezia Calcio Selva dei Pini conquista in rimonta tre punti di platino nello scontro diretto con il Nettuno (6-3), torna ad assaporare il dolce gusto della vittoria a distanza di oltre un mese e rialza leggermente le proprie quotazioni stagionali. La squadra del binomio Coculo-Spina, a seguito di tale risultato, scavalca in un solo colpo il Lariano e l’undici di Ludovisi, si attesta al terzultimo posto e ritrova la giusta fiducia nei suoi mezzi per raddrizzare, nei restanti due terzi di campionato, una stagione cominciata con più ombre che luci. Capitan Trinca e soci, statistiche alla mano, hanno realizzato un’impresa che rimarrà per sempre negli annali del calcio pometino. Sotto di due reti all’intervallo, hanno mostrato i muscoli nella ripresa, hanno prepotentemente ribaltato il punteggio a proprio favore e hanno preso una consistente boccata d’ossigeno. Il Nettuno, invece, non può fare altro che mordersi le mani. I verdeblu sono calati nettamente alla distanza, hanno dilapidato nella seconda frazione un duplice vantaggio e, tra lo stupore generale, hanno incassato il maggior numero di reti della gestione Ludovisi. Consapevole dell’importanza della posta in palio, la squadra guidata da Punzi inizia la gara con la massima concentrazione, esercita un maggior predominio territoriale, ma non riesce a trovare la via del gol a causa della poca lucidità al momento della conclusione in porta: Tovalieri e Flore, in rapida successione, non centrano il bersaglio grosso da distanza più che favorevole. Nel momento di maggior pressione dei rossoblu, il Nettuno fa del cinismo la sua qualità migliore e, al minuto numero ventidue, sblocca il punteggio con Mantineo, il quale gira alle spalle di Mastella un corner calciato da Conciatori e regala il vantaggio alla sua squadra. Pungolato nell’orgoglio, il Pomezia Calcio Selva dei Pini, un giro di lancette più tardi, ha la possibilità di pareggiare i conti con Tovalieri. Il figlio del “Cobra”, smarcato da un preciso lancio di Martinelli, getta alle ortiche un’altra occasione propizia, spedisce la sfera sul fondo e consente agli avversari di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. La formazione allenata da Ludovisi, pochi minuti più tardi, applica alla lettera la famosa legge non scritta del calcio “gol mangiato, gol subito” e consolida il vantaggio con Frezzotti, il quale si districa nel migliore dei modi nel cuore dell’area, lascia abilmente sul posto il diretto marcatore e trafigge Mastella con una precisa conclusione a incrociare. Flore e soci, a quel punto, accusano il colpo sotto il profilo emotivo, faticano a trovare il bandolo della matassa a guadagnano la via degli spogliatoi con il morale sotto i tacchi. Costretto a inseguire il risultato, mister Punzi, durante l’intervallo, catechizza i suoi ragazzi a un maggiore spirito di sacrificio e ridisegna la sua squadra con un doppio cambio. Il tecnico rossoblu getta nella mischia il bomber Laghigna, grande ex di turno, e il baby Rapone rispettivamente al posto di Peri e Sales. Tali mosse, alla resa dei conti, si rivelano azzeccate. Il Pomezia Calcio Selva dei Pini cambia immediatamente marcia e, dopo soltanto un minuto dalla ripresa delle ostilità, accorcia le distanze per merito di Amico, il quale trafigge Pesce con un comodo tap-in nei pressi del secondo palo sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina battuto dal solito Trinca. La gioia dei pometini, però, dura pochi giri di orologio. Il neoentrato Rapone commette un evitabile fallo in piena area ai danni di Conciatori e costringe il fischietto pugliese ad assegnare ai verdeblu il calcio di rigore. Ad incaricarsi della trasformazione è Colella, il quale non lascia alcuna via di scampo a Mastella, il quale intuisce l’angolo di tiro del bomber verdeblu, ma non riesce ad evitare la marcatura. Il Pomezia Calcio Selva dei Pini, consapevole di non poter perdere anche quest’altro treno diretto verso la zona salvezza, tira fuori l’orgoglio e, pochi minuti dopo, si riporta sotto nel punteggio grazie a perentoria progressione di Laghigna. Il prolifico attaccante scatta palla al piede addirittura dalla linea di metà campo, vince il duello in velocità con i difensori rivali, trafigge Pesce proteso in uscita e dà un brutto dispiacere ai suoi ex compagni di squadra. Tale marcatura infonde la giusta carica emotiva ai pometini, i quali si spingono a pieno organico in avanti e pareggiano i conti con una splendida conclusione da fuori area di Flore. Il centrocampista si coordina alla perfezione all’altezza dei venti metri, indovina l’angolo basso alla destra di Pesce e fa esplodere di gioia i sostenitori di fede rossoblu presenti in tribuna al Comunale. Sulle ali dell’entusiasmo, il Pomezia Calcio Selva dei Pini prende saldamente in mano il pallino del gioco e capovolge del tutto la situazione a suo favore con Martinelli, il quale tramuta in rete una punizione calciata dal solito Trinca, incastra la sfera sotto la traversa e indirizza il match nei binari più congeniali. La squadra di Punzi, decisa a sfruttare al meglio il momento positivo, non molla la presa e cala il pokerissimo con Laghigna che, a coronamento di una prestazione individuale maiuscola, fa centro da pochi passi, a seguito di un preciso assist di Bianchini, firma la doppietta personale e mette una seria ipoteca sulla conquista dei tre punti in palio. Le ultime fasi del match, alla resa dei conti, sono un monologo dei rossoblu, che chiudono definitivamente i conti con il baby D’Antimi, il quale si fa trovare al posto giusto al momento giusto, a seguito di un assist del solito Bianchini, trafigge inesorabilmente Pesce e si toglie la soddisfazione personale di partecipare al festival del gol. Poco prima del triplice fischio, lo stesso Bianchini prova a iscrivere anche il proprio nome a referto, calcia in pratica a botta dall’interno dell’area, ma si vede negare la gioia del gol da Salvini, il quale si sostituisce nella circostanza al proprio numero uno, evita nei pressi della linea di porta una rete che ai più appariva fatta e consente alla sua squadra di uscire dal campo con un passivo meno pesante. Il numero delle reti, però, serve soltanto per le statistiche. Quel che conta è soltanto il risultato finale. Il Pomezia Calcio Selva dei Pini, pur sudando le proverbiali sette camicie, conquista tre punti dal peso specifico rilevante, mentre il Nettuno, complice un’inopinata metamorfosi nel corso della ripresa, incassa la quinta sconfitta consecutiva e continua a perdere inesorabilmente quota in classifica generale.

Antonio Gravante

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