Il Pomezia interrompe la striscia positiva nella tana della Nuova Itri. Dopo aver totalizzato nove punti nelle ultime cinque giornate, frutto di due vittorie e tre pareggi, la squadra allenata da Cristiano Gagliarducci si arrende di stretta misura alla finalista della Coppa Italia di Eccellenza (3-2) e si vede agganciare al settimo posto dal Cedial Lido dei Pini e dal Formia. La gara comincia subito in salita per i pometini. La formazione guidata da Palladino, al settimo minuto, spezza l’equilibrio su calcio di rigore per merito di Antonio Marciano, il quale incastra la sfera nell’angolino basso alla destra di Mastella con una perfetta esecuzione a incrociare. La Nuova Itri, galvanizzata nel morale, due minuti prima della mezzora, consolida il vantaggio con lo scatenato Antonio Marciano, il quale finalizza nel migliore dei modi un rapido capovolgimento di fronte, griffa la doppietta personale e permette alla sua squadra di acquisire una maggiore fiducia nei propri mezzi. La compagine pometina, animata da una grande voglia di riscatto, si rimbocca con umiltà le maniche, chiude la prima frazione in avanti e va vicinissima alla marcatura con il talentuoso Gamboni. Il numero sette rossoblu, al termine di un pregevole spunto personale, indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma Micci si esalta nella circostanza, si rifugia in corner con uno spettacolare intervento in tuffo e consente al Formia di andare al riposo con due reti di vantaggio. Il Pomezia Calcio, catechizzato a un maggior spirito da mister Gagliarducci durante l’intervallo, comincia la ripresa con tutto un altro piglio e, al settimo minuto, ha la possibilità di accorciare le distanze su rigore, assegnato dal’arbitro per un fallo commesso ai danni di Di Nezza. Ad incaricarsi della trasformazione è il bomber Ascenzi, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma Micci capisce le sue intenzioni, si distende in tuffo sulla sua destra e blocca la sfera con una perfetta presa bassa. Nonostante il morale sotto i tacchi per la clamorosa occasione da gol gettata alle ortiche, la formazione del presidente Cerusico, sessanta secondi più tardi, rientra in partita per merito di Gamboni, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, a seguito di un passaggio per vie verticali di Palermo, trafigge Micci con un preciso diagonale e riaccende le speranze di rimonta della sua squadra. Il Pomezia Calcio, però, trova il modo per complicarsi la vita al quarto d’ora. Lo sgusciante Dimitru sfrutta al meglio un clamoroso errore difensivo dei rossoblu nei pressi della linea mediana del campo, si fa oltre quaranta metri palla al piede e, appena arrivato in zona di tiro, infila Mastella con un chirurgico destro a incrociare. Palermo e soci, però, non ci stanno e, alla mezzora esatta, si riportano sotto nel punteggio grazie all’ottimo Gamboni, il quale trasforma il terzo rigore di giornata decretato dal fischietto di Tivoli per un netto fallo commesso da Micci ai danni di Tortora. La compagine del presidente Cerusico nei restanti minuti di gioco prova a completare la rimonta, ma la Nuova Itri gestisce abilmente il minimo vantaggio sino al triplice fischio e, per forza di cose, si trova costretta a mandare giù il calice di amaro di una sconfitta che, con una maggiore concentrazione nei momenti salienti del match, si poteva senza ombra di dubbio evitare.
Antonio Gravante
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