CIAMPINO – Il Racing Club non riesce a chiudere la stagione con il classico botto. La formazione ardeatina issa bandiera bianca nella finale dei play-off di fronte a un quadrato Monterotondo Scalo (1-3), compagine che ha avuto nel bomber Nardecchia il classico valore aggiunto, ma ha ugualmente validi motivi per sorridere. Capitan Bacchiocchi e compagni, alla luce dei numerosi ripescaggi avvenuti negli scorsi anni al momento della compilazione dei gironi, ha numerosissime chance di partecipare, nella prossima stagione, per la prima volta nella sua storia al Campionato di Eccellenza. Le battute iniziali della gara risultano piuttosto tattiche e riservano poche emozioni: le due contendenti si affrontano a lungo a centrocampo. A interrompere un sostanziale equilibrio ci pensa il bomber Nardecchia sei minuti prima dell’intervallo. L’attaccante eretino si esalta sulla trequarti campo, supera nello stretto due avversari e trafigge Cojocaru con una staffilata di collo pieno dal limite dell’area. Il Racing Club, a quel punto, ha una rabbiosa reazione, si spinge a testa bassa in avanti e, in chiusura di primo tempo, pareggia i conti per merito di Bozzoni, il quale sfrutta al meglio un avventato retropassaggio di Ricci al proprio portiere Baldoni, fa centro con una splendida esecuzione in acrobazia e consente alla sua squadra di andare al riposo con la giusta carica emotiva. Il punteggio cambia per la terza volta a inizio ripresa. Il Monterotondo Scalo passa di nuovo a condurre con lo scatenato Nardecchia, bravo a girare di testa in fondo al sacco un preciso cross dalla corsia destra di Magurno. Costretta a inseguire il risultato, la formazione di Petrelli riparte di slancio, avanza il baricentro, ma si complica i propri piani di rimonta per l’espulsione di Seferi, match-winner nella semifinale con il Montespaccato, il quale rimedia per proteste il secondo cartellino giallo. Nonostante l’inferiorità numerica, gli ardeatini non si danno per vinti e, poco dopo la mezzora, mettono i brividi agli avversari con Mancini, il quale costringe Baldoni a una provvidenziale deviazione in corner. Successivamente il Monterotondo Scalo fa buona guardia e chiude i conti, poco prima del triplice fischio, con l’incontenibile Nardecchia, il quale trafigge Cojocaru con una splendida conclusione dal vertice dell’area, fa calare in leggero anticipo i titoli di coda sulla finalissima e costringe il Racing Club ad accontentarsi della piazza d’onore.
Antonio Gravante
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