La buona volontà non basta al Real Pomezia per fermare la marcia dell’incontrastata capolista Lupa Castelli Romani (2-1). Fermamente intenzionata a farsi perdonare dai propri sostenitori la cocente eliminazione nella semifinale di Coppa Italia, subita per mano di una cinica Empolitana Giovenzano, la squadra allenata da Andrea Persia, nonostante le pesanti defezioni di Manganelli e Bacchiocchi, sfodera una prova collettiva più che generosa, gioca alla pari dell’attuale regina del girone, ma non riesce a coronare il sogno nel cassetto di fare risultato. Capitan Peri e compagni si arrendono ai castellani a un quarto d’ora dalla conclusione, a seguito di una sfortunata autorete di Delle Monache. L’inizio della gara è favorevole alla squadra di Gagliarducci, che si spinge in avanti con regolarità grazie al prezioso apporto del pacchetto di centrocampo. A portare il primo pericolo dalle parti di Giordani è Proietti, il quale prova la conclusione dal limite dell’area, ma il numero uno pometino si fa trovare puntuale alla presa. Poco più tardi ci prova l’esterno basso Colantoni, ex pilastro del Pomezia Calcio di mister Lanza, a sbloccare il risultato. Il cursore castellano, il migliore nel proprio ruolo dell’intera categoria, calcia in porta da posizione defilata, ma il suo destro non coglie di sorpresa Giordani, bravo nella circostanza a rifugiarsi in angolo. La capolista, al terzo tentativo, trova la via del gol per merito di Emanuele Mancini, bravo a girare di testa in rete, a metà tempo, una punizione calciata con il classico contagiri da Gamboni. Il Real Pomezia accusa il colpo sotto il profilo emotivo e permette agli avversari di continuare a fare la partita. La compagine dei Castelli Romani, non trovando particolare opposizione dai rossoblu, sfiora il raddoppio, intorno alla mezzora, con lo stesso Gamboni, il quale brucia sul tempo il diretto marcatore, a seguito di un cross di Fanasca, ma angola troppo la conclusione e non centra lo specchio della porta. Poco più tardi, invece, la compagine pometina si trova costretta a effettuare un cambio forzato: Sinisi scivola sulla pista d’atletica, rimedia una brutta distorsione alla caviglia e deve lasciare il posto a Barbetta. Malgrado lo spiacevole episodio, i ragazzi di Persia, subito dopo, rimettono le cose a posto con il solito Roversi, il quale svetta in area più alto di tutti, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina di capitan Peri, trafigge l’incolpevole Abbatini e si conferma uno degli attaccanti più prolifici del raggruppamento. Nella ripresa, la capolista prova a spostare l’inerzia del match dalla propria parte per prolungare a dieci giornate la striscia vincente, ma i rossoblu tengono molto bene il campo, rispettano alla lettera le direttive dalla panchina e non corrono particolari pericoli. La formazione castellana, a riprova di una leggera supremazia territoriale, vede premiati i propri sforzi alla mezzora. I ragazzi di Gagliarducci raddoppiano con Fanasca, il quale controlla alla perfezione un corner dalla corsia di sinistra del solito Colantoni, trafigge Giordani con la complicità di una fortuita deviazione di Delle Monache e fa esplodere tutta la sua gioia per essersi sbloccato dopo un periodo non certo fortunato sotto il profilo realizzativo. Nei restanti minuti di gioco, Vartolo e soci gettano il cuore oltre l’ostacolo, si spingono a testa bassa in avanti, ma non riescono a raddrizzare le sorti della gara. Il Real Pomezia, dunque, si inchina di fronte all’incontrastata regina del girone, ma esce dal campo a testa alta per aver disputato una prova collettiva più che positiva dal punto di vista tecnico-tattico.
Antonio Gravante
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