Una rete del neoacquisto Perilli e la superiorità numerica nell’ultima mezzora di gioco non sono sufficienti al Tor San Lorenzo per prolungare la striscia vincente in campionato. La formazione del presidente Vincenzo Guiderdone, pur esercitando nella ripresa un marcato dominio territoriale, conquista un punto nella tana della Virtus Divino Amore (1-1), compagine che annovera tra le proprie fila alcuni giocatori di comprovata esperienza, e per forza di cose accumula due punti di ritardo da Real Velletri, Torvaianica e Campoverde, le quali hanno messo agevolmente al tappeto le rispettive rivali di turno. Vallo e soci, di conseguenza, subiscono il sorpasso dalla squadra apriliana e scivolano al quarto posto in classifica. Considerata la notevole caratura tecnica della squadra del Santuario, mister Neno Cesarini opta per un equilibrato 4-4-2. Davanti alla porta difesa da Castellani, il trainer tirrenico si affida alla coppia centrale Raponi-Sorani, sposta come esterno basso di destra Bressan e conferma sulla corsia di sinistra Daniele Mancini. Costretto a fare a meno di Sandi, appiedato per un turno dal Giudice Sportivo, l’allenatore biancoverde rinnova la fiducia a centrocampo al duo Friggi-Vallo, assistito sulle corsie laterali dagli sguscianti Sambataro e Felicini. Completano l’undici di partenza, infine, il neoacquisto Perilli e Riitano. L’inizio della gara è caratterizzato da un sostanziale equilibrio. Il Tor San Lorenzo tiene maggiormente in mano il pallino del gioco, ma le migliori occasioni capitano alla Virtus Divino Amore. L’attento Castellani è costretto ad effettuare due parate dal medio coefficiente di difficoltà sulle insidiose conclusioni di Persiano e Flamment. A metà frazione, invece, la squadra biancoverde fa del cinismo la sua dote principale e sblocca il punteggio. Sugli sviluppi di un corner battuto da Felicini, il bomber Perilli, con un perfetto movimento in controtempo, anticipa il suo diretto avversario, trafigge con un preciso colpo di testa Egizi sul primo palo e bagna nel migliore dei modi l’esordio con la squadra del presidente Guiderdone. Nei restanti minuti della frazione inaugurale, tutto sommato, non si registrano particolari azioni degne di nota. Capitolini e ardeatini si annullano a vicenda nella zona centrale del campo. Al rientro dagli spogliatoi, costretta ad inseguire il risultato, la Virtus Divino Amore parte forte e, dopo soli cinque minuti, capitalizza al massimo un tiro dalla bandierina e ristabilisce la parità. Il player-manager Pantano, che vanta degli illustri trascorsi tra i professionisti, scodella al centro dell’area un cross con il contagiri per Trevisani, il quale svetta più alto di tutti e non lascia via di scampo a Castellani. Successivamente il Tor San Lorenzo, favorito dalla superiorità numerica, scaturita dall’espulsione per proteste di Salvatore, si spinge in avanti con maggiore regolarità e sfiora il raddoppio con Vallo, il quale esalta i riflessi dell’ottimo Egizi. Poco più tardi, invece, è il turno di Perilli a rendersi ancora pericoloso. L’attaccante biancoverde raccoglie un lancio dalle retrovie, supera un difensore e prova la conclusione dal limite: la sfera si perde di poco sul fondo. Gli uomini di Cesarini, nei minuti seguenti, continuano ad attaccare alla ricerca della rete del raddoppio, ma devono fare i conti con l’ottimo portiere rivale, bravo a neutralizzare, alla mezzora, un’insidiosa punizione calciata dallo specialista Sambataro. A dieci dalla fine, la Virtus Divino Amore rimane addirittura in nove: Fazio finisce anzitempo negli spogliatoi per proteste. Forte della duplice superiorità, la formazione ardeatina alza ulteriormente il ritmo, ma si ostina ad attaccare per vie centrali anziché allargare il gioco sulle fasce. Il pacchetto arretrato capitolino, grazie a un perfetto sincronismo tra tutti gli effettivi, si conferma all’altezza della situazione, fa buona guardia sino al triplice fischio e permette alla propria squadra di ottenere il secondo risultato utile consecutivo. Il Tor San Lorenzo, di conseguenza, nonostante il veemente forcing finale, esce dal campo con soltanto un punto in tasca e, tra mille rammarichi, permette alle dirette concorrenti di allungare leggermente il passo in classifica generale.
Mauro Colini
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