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Unipomezia, autentica beffa: l’Almas vince in extremis

2143 UNIPOMEZIA VIRTUS Promozione OLIVA ALESSIO

Una vera e propria beffa. Quando ormai il pareggio sembrava inevitabile, l’Unipomezia Virtus 1938 si inchina in pieno extra-time a una quadrata Almas Roma (0-1), incassa la seconda sconfitta consecutiva, dopo il passaggio a vuoto nel derby con i cugini della Nuova Florida, e accumula ulteriori lunghezze di ritardo dalla vetta della graduatoria. A dispetto delle previsioni della vigilia, la formazione del presidente Cerusico, dopo la disputa della quinta giornata, si trova attestata a quota sette punti, a seguito di un cammino di due vittorie, altrettanti passi falsi e un pareggio. Mister Maurizio Bussi apporta alcune modifiche allo schieramento iniziale rispetto a quello sceso in campo dal primo minuto, nel turno precedente, sul manto sintetico del “Selva dei Pini”. Il trainer rossoblu rispolvera tra i pali l’esperto Bernardini e si affida a una difesa a quattro composta da Bilancini, Mazzucco, Cesaretti e Pezzera. La principale novità, tutto sommato, riguarda il pacchetto mediano con il baby Vallesi in cabina di regia, assistito da Oliva a destra e Giacoia a sinistra. In avanti, invece, l’esperto Bogdanov viene proposto come terminale offensivo, mentre Celiani e Lupi agiscono sulle corsie esterne Soltanto panchina, dunque, per il talentuoso Seferi. Dopo una prima fase equilibrata, i rossoblu rompono gli indugi con Lupi. L’ex punta del Tor de Cenci conquista palla sulla linea mediana del campo e, appena arrivato in zona di tiro, prova la conclusione in porta, ma Pensa è attento e para senza problemi. I capitolini, invece, si fanno vedere per la prima volta dalle parti di Bernardini a metà tempo. Nasso con un violento tiro a giro dalla distanza sorprende tutti, ma sbaglia completamente mira: la sfera termina sopra la trasversale. Le due contendenti, nei minuti seguenti, si studiano senza affondare i colpi. Le azioni degne di nota, non a caso, si contano sul palmo di una mano: le difese vincono nettamente il confronto a distanza con gli attaccanti avversari. L’Unipomezia Virtus 1938 sfiora la marcatura con Celiani, il quale colpisce la parte alta della traversa direttamente su calcio piazzato. Anche l’Almas Roma, comunque, ha una buona chance per sbloccare il risultato. Il solito Nasso, tra i migliori in campo, crossa teso dalla sinistra al centro dell’area per Valentini, il quale prova la deviazione in scivolata, ma sbaglia l’impatto con il pallone e, di conseguenza, il punteggio rimane immutato sino al duplice fischio. Nella ripresa le cose cambiano: i capitolini rientrano in campo più determinati e decisi a mettere alle corde Cesaretti e compagni. La formazione allenata da Santececca prova a far breccia sulla corsia destra della difesa rossoblu. L’occasione giusta capita all’esperto Cortani, il quale converge al centro indisturbato, entra minaccioso in area, ma Bernardini, con una splendida scivolata, gli sradica il pallone dai piedi e sbroglia una situazione piuttosto delicata. Scampato il pericolo, mister Bussi effettua un duplice cambio e getta nella mischia Falconieri e Seferi, rispettivamente al posto di Giacoia e Celiani, nella speranza di avere maggior peso in fase offensiva. Il neoentrato Seferi, facendo leva su un’innata proprietà di palleggio, prova a farsi valere più volte sulla corsia sinistra, ma viene ottimamente controllato da Crocetti e Novelli, bravi a bloccare sul nascere ogni situazione pericolosa. Anche Santececca, poco più tardi, decide di gettare forze fresche in campo e inserisce Colasanti per Proia e Liotti per Cortani. L’Almas Roma, alla resa dei conti, trova giovamento dalle sostituzioni del proprio tecnico ed esercita una lieve supremazia territoriale. La squadra rossoblu, invece, non riesce a sfruttare le enormi potenzialità del proprio reparto d’attacco. I capitolini, al contrario, mettono più volte in apprensione la retroguardia pometina sugli sviluppi di rapidi ribaltamenti di fronte. Ma il risultato non cambia. Le due squadre, nelle battute conclusive del match, sembrano accontentarsi del pareggio. L’Unipomezia Virtus 1938, però, deve mandare giù il calice amaro della sconfitta, nell’ultima azione utile della gara, a seguito di un guizzo vincente di Liotti. La punta capitolina sfrutta al meglio un errore in fase di giro palla della difesa rossoblu e calcia in porta di prima intenzione dall’interno dell’area. Il numero uno Bernardini compie un autentico miracolo, ma per mera sfortuna la sfera colpisce prima il palo, poi la sua schiena e, tra lo sconforto del pubblico di fede rossoblu, si insacca in fondo alla rete. La formazione del presidente Cerusico, a quel punto, non ha neanche il tempo di rimettere la palla in gioco che il signor Funari di Roma decreta la fine delle ostilità. Bogdanov e soci, di conseguenza, incassano tra mille recriminazioni la seconda sconfitta consecutiva, perdono leggermente quota in classifica e, per forza di cose, sono chiamati a fare tesoro degli errori commessi in questo primo tratto di campionato per invertire la rotta e iniziare l’ascesa verso una posizione più consona al proprio valore.

Matteo Saullo

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