Animata dalla ferma volontà di concludere nella migliore posizione possibile la seconda avventura della sua storia nel campionato di Promozione, l’Unipomezia Virtus mostra i muscoli anche nella seconda domenica di febbraio e si toglie la soddisfazione di conseguire un pareggio di assoluto valore. Dopo aver ottenuto in rimonta un punto di platino nella tana della capolista Città di Ciampino, grazie a un penalty trasformato dal bomber Italiano, la formazione del presidente Cerusico riserva lo stesso trattamento alla corazzata Lapanto Marino (2-2), spartisce la posta in palio con la seconda forza del girone e si conferma al decimo posto in classifica generale. La squadra guidata dall’esperto Santececca si presenta in campo con il chiaro intento di bissare la vittoria conseguita nel confronto diretto dell’andata per rimanere a stretto contatto con la battistrada e, dopo soltanto cinque minuti, imbastisce la prima occasione degna di nota della gara con Ricci, il quale prova la conclusione dal limite dell’area, indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma si vede negare la gioia del gol da uno strepitoso Bernardini. Il numero uno pometino, ben piazzato tra i pali, evita il peggio con un intervento plastico dall’elevato coefficiente di difficoltà. Presa per mano dagli elementi di maggiore caratura tecnica, la Lepanto Marino, nei minuti seguenti, continua a esercitare un maggior possesso palla e, a metà periodo, sblocca il punteggio con una bella azione per vie verticali: Quadrini, con grande sagacia tattica, favorisce lo scatto di La Forgia, che a sua volta non si lascia sfuggire l’occasione propizia, elude abilmente la marcatura dei difensori rossoblu e, con una freddezza glaciale, trafigge l’incolpevole Bernardini proteso in uscita. L’Unipomezia Virtus, pungolata nell’orgoglio, ha una generosa reazione, si fa apprezzare per qualche azione corale lineare e, a otto minuti dall’intervallo, perviene al pareggio grazie a una staffilata di rara potenza e precisione del bomber Italiano. L’ex attaccante del Lariano carica il destro dai venti metri, non lascia alcuna via di scampo all’attonito Troiani e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi con il morale alto. La Lepanto Marino, con piglio autoritario, nelle battute iniziali della ripresa, si mostra più propositiva dei pometini e, al minuto numero diciassette, passa per la seconda volta a condurre grazie a Capolei, bravo a finalizzare, con un preciso colpo di testa, un cross con il classico contagiri di La Forgia. Sulle ali dell’entusiasmo, la squadra guidata da Santececca continua a fare la partita nella speranza di ipotecare il massimo della posta in palio, ma a rovinare i propri piani è Bernardini. Il numero uno rossoblu si conferma all’altezza della sua fama, nega la gioia del gol in rapida successione a Sina e Binaco e lascia il punteggio ancora in bilico. L’Unipomezia Virtus, dal canto suo, come è capitato nella prima parte della gara, continua a lottare con la massima determinazione su ogni pallone e, nella fase centrale del tempo, ristabilisce l’equilibrio in campo con Lupi, il quale gira, con un comodo tap-in, in fondo al sacco un cross di Giorgi e si toglie la soddisfazione personale di realizzare l’undicesima rete in campionato. Il prolifico attaccante pometino, però, si rivela croce e delizia per la sua squadra, rimedia il secondo cartellino giallo per eccessiva esultanza e costringe i suoi compagni a giocare le restanti fasi del match in dieci contro undici. Agevolata dalla superiorità numerica, la Lepanto Marino prova a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, ma Bernardini abbassa sistematicamente la saracinesca della sua porta e, dopo una prima parte di stagione trascorsa in panchina, dimostra chiaramente sul campo di meritare una maglia da titolare. Il punteggio, tutto sommato, può cambiare a favore di una e dell’altra squadra in piena zona Cesarini. La compagine pometina ha la possibilità di realizzare la classica impresa con Vallesi, il quale scatta in contropiede e, appena entrato in area di rigore, decide di appoggiare la sfera a Italiano, ma un difensore castellano capisce le sue intenzioni e favorisce la ripartenza della sua squadra. L’undici di Santececca, usando un termine tennistico, usufruisce del classico match-point sul susseguente ribaltamento di fronte con Sina, ma l’esperto giocatore castellano, a dispetto di altre circostanze, non riesce a fare la differenza per la bravura di Bernardini, il quale si oppone alla conclusione ravvicinata dell’avversario e consente all’Unipomezia Virtus di conseguire il secondo risultato di prestigio consecutivo.
Antonio Gravante
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