Penalizzata oltremisura dall’espulsione di Ramceski, allontanato dall’arbitro al venticinquesimo minuto del primo tempo, l’Unipomezia si inchina davanti ai propri sostenitori a un coriaceo Villalba (0-2), archivia con soltanto un punto all’attivo il doppio turno consecutivo casalingo previsto dal calendario, ma continua a ricoprire il ruolo di settima forza del girone centro-settentrionale dell’Eccellenza.
La compagine allenata da Grossi trova immediatamente la giusta collocazione in campo e, intorno al quarto d’ora, colleziona due occasioni nitide da gol. Il generoso Matano, nel primo caso, non inquadra di poco il bersaglio grosso dal limite dell’area, mentre l’esperto Morelli, poco più tardi, esalta i riflessi di Pagella, bravo a conservare inviolata la sua porta con un prodigioso intervento in tuffo. La squadra del presidente Valle, nel momento di maggior pressione, si complica i propri piani a causa del cartellino rosso subito da Ramceski. Successivamente il Villalba avanza di una decina di metri il raggio d’azione, ma si vede voltare due volte le spalle dalla dea bendata: Ranieri e Giuditta colpiscono in rapida successione i legni della porta custodita da Esposito.
Il Villalba continua a esprimersi al meglio delle proprie potenzialità anche nella ripresa e, dopo otto minuti, passa a condurre per merito di Bari, il quale infila dall’interno dell’area l’incolpevole Esposito. I tiburtini, quattro minuti più tardi, hanno la possibilità di consolidare il vantaggio su calcio di rigore, ma lo specialista Fagioli si fa ipnotizzare dall’estremo difensore rossoblu, bravo a intercettare la conclusione dagli undici metri del tiratore scelto rivale e a tenere la sua squadra ancora in partita. Il Villalba, pero, non si abbatte per la clamorosa occasione gettata alle ortiche e, a metà periodo, realizza la rete del raddoppio con Scotto, il quale trafigge da distanza ravvicinata Esposito e indirizza la gara ulteriormente in discesa. L’Unipomezia, infatti, accusa il colpo sotto il profilo emotivo, non ha la forza per reagire e si trova costretta a incassare una sconfitta all’inglese casalinga assolutamente impreventivata alla vigilia del match.
Antonio Gravante
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