Buona volontà non fa rima con risultato. L’Unipomezia Virtus si inchina di fronte al cinismo della corazzata Tortolì nel primo turno della fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza (1-3), esce dal campo con un pesante passivo e abbassa sensibilmente le proprie probabilità di proseguire l’avventura nella competizione tricolore. La squadra di Punzi ha un buon approccio alla gara e, nel primo quarto d’ora, colleziona due occasioni importanti con Morelli e Morici, ma l’attento Floris, in entrambi i casi, si conferma all’altezza della situazione e conserva inviolata la propria porta. La compagine pometina non molla la presa e, a metà periodo, reclama un calcio di rigore per un vistoso fallo di mano commesso da Placentino a seguito di una conclusione di collo pieno dal limite dell’area di Morici. Il direttore di gara, però, tra le vibranti proteste dei rossoblu, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione del penalty. Il Tortolì, dal canto suo, stenta a carburare e imbastisce la prima occasione degna di nota alla mezzora esatta. Il grintoso Viani trasforma abilmente un’azione da difensiva in offensiva nella zona nevralgica del campo e, con una perfetta apertura di esterno destro, favorisce l’inserimento di D’Agostino, il quale sbaglia l’impatto con il pallone a tu per tu con Santi e getta alle ortiche una nitida opportunità per sbloccare il risultato. Trascorrono pochi minuti e la compagine allenata da Francesco Loi passa a condurre sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti campo battuta dal solito Angheleddu. Il numero sei isolano serve in area Vignati, che a sua volta sfugge abilmente alle grinfie del diretto marcatore e, quasi dalla linea di fondo, mette al centro per il bomber Nieddu. Il prolifico attaccante non si lascia sfuggire l’occasione propizia, trafigge Santi con un intervento in estirada e regala alla sua squadra un vantaggio dal peso specifico rilevante nell’ottica dei centottanta minuti di gioco. Animata da una grande voglia di riscatto, l’Unipomezia Virtus comincia la ripresa con la giusta carica agonistica e, dopo pochi minuti dal rientro in campo, sfiora il pareggio con D’Antimi, il quale colpisce di testa a botta sicura da distanza ravvicinata, a seguito di una punizione battuta dalla trequarti da Lalli, ma Floris evita il peggio con una provvidenziale respinta d’istinto. La squadra di Punzi, nei minuti successivi, continua a spingersi generosamente in avanti e va vicinissima alla parità con De Santis, il quale fallisce il bersaglio grosso sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina di Lalli. Scampato il pericolo, il Tortolì allunga nel punteggio con il solito Nieddu, il quale sfrutta al meglio un assist di Placentino, infila sul primo palo l’incolpevole Santi e, dall’alto del suo innato fiuto per il gol, si conferma uno dei migliori attaccanti dell’intera categoria. La formazione nuorese, qualche minuto più tardi, fa del cinismo la sua dote principale e consolida il vantaggio con una splendida giocata per vie verticali. L’esperto Nieddu batte rapidamente una punizione dalla zona mediana del campo e favorisce l’inserimento di Placentino, il quale entra in area dalla sinistra, infila Santi con un chirurgico diagonale e consente alla sua squadra di rialzare ulteriormente le proprie probabilità di accesso al turno successivo. I ragazzi di Punzi, non avendo in pratica nulla da perdere, hanno una generosa reazione e, al minuto numero ventisei, accorciano le distanze sugli sviluppi di un calcio piazzato. Lo specialista Lalli disegna una parabola perfetta dai venti metri, ma la sua conclusione bacia la faccia interna della traversa e rimbalza sulla linea di porta. Poco male. A griffare la rete rossoblu ci pensa Carnevalli, il quale si avventa per primo sul pallone, fa centro da pochi passi e, di fatto, riapre le sorti della gara. L’Unipomezia Virtus, poco più tardi, fallisce una ghiotta opportunità per raddoppiare con Salzano, il quale calcia in porta da distanza più che favorevole, ma alza troppo la mira e spedisce la sfera sopra la traversa. Poco prima del triplice fischio, invece, la compagine pometina rischia grosso: Figos, favorito da un prevedibile retropassaggio di un avversario, si presenta a tu per con Santi, ma l’estremo difensore rossoblu ci mette la classifica pezza, evita il peggio e consente alla propria squadra di non compromettere ulteriormente le proprie chance di passaggio del turno.
Antonio Gravante
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