Un punto all’attivo. L’Unipomezia ottiene un prezioso pareggio in rimonta nella tana della blasonata Cynthia 1920 (1-1), supera un esame piuttosto difficile e acquisisce una maggiore fiducia nei propri mezzi, ma si allontana a sette lunghezze dalla vetta della classifica a seguito della concomitante vittoria esterna della capolista Real Monterotondo sul campo del Ronciglione United. Il rettangolo di gioco del “Bruno Abbatini” è ai limiti della praticabilità, Castellani e pometini, per forza di cose, hanno seri problemi in fase di impostazione della manovra. La squadra di Baiocco, nonostante tutto, ha un buon impatto sulla gara e, nei primi dieci minuti, va due volte pericolosamente alla conclusione. L’esperto Morelli, nel primo caso, impegna l’attento Sciarra, mentre nel secondo, Garin si esibisce in una splendida conclusione al volo, sugli sviluppi di una punizione di Chavez, e costringe l’estremo difensore di casa a un intervento dal medio coefficiente di difficoltà. La Cynthia 1920 replica ai pometini, al quarto d’ora, con il generoso Scacchetti. L’ex attaccante del Pomezia Calcio, però, non inquadra lo specchio della porta. La compagine del presidente Valle, poco più tardi, mette di nuovo i brividi agli avversari con Franceschi, ma Sciarra risponde presente e non si lascia sorprendere. I castellani, anche in questo caso, ripartono di slancio e provano a scardinare il bunker difensivo rossoblu con Blandino. L’attento Esposito, come suo solito, si conferma all’altezza della situazione e sventa il pericolo. La gara, taccuino alla mano, si sblocca al giro di orologio numero trentasette. La Cynthia 1920 passa in vantaggio grazie a una buona dose di fortuna. La difesa pometina non riesce ad allontanare la sfera nella maniera più adeguata a causa di una pozza d’acqua. Ad approfittarne è Labagnara, cinico ad infilare l’incolpevole Esposito e indirizzare la gara nei binari giusti. L’ultimo episodio degno di nota del primo tempo è di marca pometina: Chavez costringe Sciarra a un’altra parata impegnativa. La formazione castellana, nelle battute iniziali della ripresa, si complica i propri piani a causa dell’espulsione di Silvagni, allontanato dall’arbitro per aver proferito un’espressione blasfema. Agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica, l’Unipomezia si spinge in avanti con maggiore regolarità e, al quarto d’ora, perviene al pareggio con Garin, il quale sfrutta al meglio un assist di Morelli, sugli sviluppi di un corto rinvio di Sciarra, deposita la sfera in fondo al sacco e infonde la giusta carica emotiva nei propri compagni. La squadra guidata da Rughetti si rimbocca immediatamente le maniche e, qualche giro di orologio più tardi, va vicinissima al raddoppio con Di Mario, il quale colpisce in pieno l’incrocio dei pali. Successivamente non accade nulla di eclatante a causa delle pesantissime condizioni del terreno di gioco. L’arbitro si trova costretto, a causa della copiosa pioggia battente, addirittura a sospendere il match per sei minuti. Alla ripresa delle ostilità, tutto sommato, non si registra nessuna azione degna di nota sino al triplice fischio. L’Unipomezia, di conseguenza, centra l’obiettivo minimo, torna a casa con un punto in tasca e arriva con il morale alto al return-match di Coppa Italia con la Virtus Nettuno.
Antonio Gravante
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