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Unipomezia Virtus 1938, prova di forza

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Esame superato a pieni voti. La capolista Unipomezia Virtus 1938 espugna in rimonta l’insidioso rettangolo di gioco del Dragona (2-4), si conferma leader incontrastata del girone e rialza ulteriormente le proprie quotazioni stagionali. La squadra del presidente Cerusico, pur avendo ancora alle calcagna la Nuova Florida, ha conquistato l’intero bottino su un campo per tradizione molto ostico e, di conseguenza, oltre a rimarcare ulteriormente le proprie potenzialità tecnico-tattiche, ha fatto tre preziosi passi in avanti verso il traguardo-promozione. Il valore aggiunto dei pometini, ancora una volta, si è rivelato il bomber Andrea Celiani, il quale ha realizzato una tripletta di pregevole fattura, raggiungendo addirittura quota sedici nella speciale classifica marcatori. Rispetto alle precedenti apparizioni, mister Bussi opta per un 3-5-2 con il terzetto composto da Festuccia, Bilancini e Cesaretti a protezione della porta difesa come al solito da Bernardini. Il trainer pometino, invece, affida le redini del centrocampo a Falconieri, Giacoia e Capriati, assistiti sulle corsie esterne da Christian Palumbo a destra e dal rientrante Seferi a sinistra. In avanti, invece, piena fiducia al tandem Celiani-Bogdanov. La prima fase del match, alla resa dei conti, risulta in prevalenza di studio: le due contendenti, consapevoli dell’importanza della posta in palio, lottano con grinta e determinazione su ogni pallone, ma non riescono a pungere negli ultimi sedici metri per la solidità dei rispettivi schieramenti difensivi rivali. Ad interrompere una lunga fase equilibrata è la capolista Unipomezia Virtus 1938. Lo sgusciante Celiani, a seguito di una perfetta triangolazione con Palumbo, aggredisce abilmente lo spazio vuoto, si invola verso la porta avversaria e, con una conclusione di giustezza, non lascia via di scampo all’incolpevole De Angelis. Il Dragona reagisce con veemenza e, dopo soltanto due minuti, pareggia i conti su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un contatto in area tra Festuccia e Caltabiano. Sul dischetto si presenta lo specialista Filippi, il quale trafigge Bernardini e risolleva il morale alla propria squadra. La seconda parte del tempo, tutto sommato, non registra particolari spunti di rilievo. L’Unipomezia Virtus 1938, in ogni modo, reclama un penalty per un atterramento in area di Celiani da parte di un difensore lidense, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e punisce con il cartellino giallo la punta pometina per simulazione. Ad inizio ripresa, la squadra rossoblu cambia modulo di gioco. Mister Bussi rivela Festuccia, getta nella mischia Muse come esterno basso di sinistra e sposta nella linea d’attacco Seferi. I rossoblu, in ogni modo, non hanno neanche il tempo di trovare la giusta collocazione in campo che vanno sotto nel punteggio. Il Dragona, infatti, capitalizza al massimo un tiro dalla bandierina per merito di Di Cola, cinico a piazzare la stoccata vincente nel cuore dell’area pometina. L’Unipomezia Virtus 1938, a quel punto, tira fuori il carattere, alza prepotentemente il baricentro e mette più volte in apprensione la retroguardia rivale con gli scatenati Seferi e Celiani, i quali si rivelano una costante spina nel fianco degli esterni bassi lidensi. A riprova di un maggior possesso palla, la squadra allenata da Maurizio Bussi, a metà frazione, perviene al pareggio con Celiani, abile a trasformare, con la consueta freddezza, un calcio di rigore assegnato dall’arbitro per un fallo commesso ai danni di Seferi. La formazione pometina, galvanizzata nel morale, continua a fare la partita e sfiora il vantaggio con l’incontenibile Celiani, il quale salta con un sontuoso tunnel Corvino e calcia in porta di prima intenzione, ma non è fortunato nella circostanza: la sfera si stampa sulla traversa a portiere battuto. L’Unipomezia Virtus 1938, in ogni modo, non molla la presa, continua a pigiare a fondo il pedale dell’acceleratore e costringe il Dragona, calato vistosamente sul piano fisico, a replicare soltanto di rimessa. Dopo aver messo più volte in apprensione la retroguardia rivale, la squadra rossoblu passa in vantaggio con Cesaretti, il quale corregge di quel tanto che basta una punizione del solito Celiani e non lascia alcuna via di scampo a De Angelis. Successivamente mister Bussi rileva Bogdanov e inserisce Chianese per dare un maggior peso alla linea di centrocampo. L’Unipomezia Virtus 1938, di conseguenza, gestisce con autorità la situazione favorevole e, a cinque minuti dal termine, chiude i conti con l’ottimo Celiani che, a coronamento di una prestazione da incorniciare, firma la tripletta personale. Poco prima del triplice fischio, lo stesso Celiani viene sostituito da Sabiu e si guadagna giustamente la standing-ovation, dagli sportivi presenti in tribuna, per aver ricoperto il ruolo di autentico mattatore della gara. L’Unipomezia Virtus 1938, dunque, mette in carniere altri tre punti di platino, supera di slancio una trasferta dall’elevato coefficiente di difficoltà e, ancora una volta, ribadisce di essere la principale favorita alla vittoria del campionato.

 

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