La capolista Unipomezia Virtus continua a pigiare a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore. La formazione del presidente Valle sbanca anche l’ostico rettangolo di gioco del Dilettanti Falasche (0-2), centra la quarta vittoria in altrettante gare di campionato disputate e si conferma in perfetta solitudine in vetta alla graduatoria. La squadra pometina, anche in questo caso, ha dato un’ulteriore dimostrazione delle proprie potenzialità tecnico-tattiche. Ruffini e soci, infatti, hanno disputato una prova collettiva senza sbavature e, nel momento topico della ripresa, hanno avuto il merito di capitalizzare al massimo le occasioni propizie per piegare la resistenza di un’avversaria che, tutto sommato, ha pagato a caro prezzo le pesanti defezioni di due pedine importanti come Farrugia e Cinelli. Mister Mazza, come suo solito, si affida al 4-3-3 e impiega nella zona mediana il terzetto composto da Ruffini, Borshi e dal baby Giovinazzo. Tutto confermato, invece, in avanti. Il solito Italiano viene assistito sulle corsie esterne da Ricci e Lupi. La compagine portodanzese, invece, ha le scelte in pratica obbligate. L’esperto Rossi propone un 4-2-3-1 e schiera come principale terminale offensivo il baby Rosati. La gara comincia su ritmi elevati. L’Unipomezia Virtus, dopo soltanto quattro minuti, sfiora la marcatura con Italiano, il quale entra in area, a seguito di una bella verticalizzazione di Ruffini, indirizza la sfera nei pressi del primo palo, ma Remiddi, dall’alto del suo notevole bagaglio di esperienza, sventa la minaccia con una provvidenziale respinta con i pugni. Il Dilettanti Falasche, poco più tardi, replica agli avversari con una bella giocata in velocità. Capitan Frasca, dalla trequarti campo, serve in profondità Rosati, ma l’attaccante viene anticipato al momento della conclusione da Santi, bravo nella circostanza a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. La compagine allenata da Rossi, agevolata nel proprio compito dal fatto di giocare con il vento a favore, ha una buona chance con il generoso Musilli. Il numero sette biancoverde, messo in movimento da Gattamelata, si accentra dalla corsia di sinistra, ma poi pecca di precisione al momento della conclusione e spedisce la sfera sul fondo. Il Dilettanti Falasche, poco prima della mezzora, mette i brividi ai pometini su calcio di punizione dal vertice dell’area. Lo specialista Frasca disegna una splendida parabola, ma si vede negare la gioia del gol dal palo alla sinistra di Santi. L’ultima azione degna di nota del primo tempo, invece, è di marca rossoblu: Italiano non inquadra lo specchio della porta da posizione favorevole. La ripresa, tutto sommato, comincia sotto il segno dell’equilibrio: neroniani e pometini si affrontano a lungo a centrocampo. Sorretta da una splendida condizione atletica, la formazione di Mazza, con il passare dei minuti, avanza leggermente il baricentro e, nella fase centrale del tempo, sblocca il risultato con una giocata degna dei migliori palcoscenici nazionali. Il grintoso Ricci, dalla corsia sinistra, crossa alla perfezione al centro dell’area per Italiano, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia per dare un ulteriore saggio delle proprie qualità realizzative. Il numero nove rossoblu si coordina alla perfezione, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali con una splendida conclusione di destro al volo e fa esplodere di gioia il discreto pubblico di fede pometina presente in tribuna al “Villa Claudia”. Trascorrono pochi minuti e la formazione del presidente Alessandroni lascia via libera agli avversari di turno in maniera del tutto rocambolesca. Il baby Diana, pressato da un avversario, opta per il retropassaggio al portiere e, nonostante il disperato intervento in tuffo di Remiddi, realizza la più classica delle autoreti. Forti del duplice vantaggio, Borshi e soci giocano sul velluto le ultime fasi del match e sfiorano il tris con Italiano, il quale lambisce l’incrocio dei pali dal limite dell’area. Poco male. L’Unipomezia Virtus conduce tranquillamente in porto la quarta vittoria in campionato, prosegue il cammino perfetto e lancia un ulteriore messaggio alle altre big del girone sulle proprie ambizioni stagionali.
Antonio Gravante
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