Il solito copione. Malgrado manchi oltre un mese al Natale, la Virtus Ardea continua a fare dei bellissimi regali alle sue avversarie di turno e, ancora una volta, si trova costretta a uscire dal campo a mani vuote. La squadra del binomio Solazzo-Di Placido, complici due madornali errori difensivi commessi nel momento topico della ripresa, lascia via libera, tra le mura amiche del Selva dei Pini, a una cinica Virtus Mole (0-3) e, a seguito della concomitante vittoria dell’Atletico Ostiense sul Tor de Cenci, scivola al penultimo posto in classifica generale. La formazione rutula, nella prima frazione, sviluppa una discreta mole di gioco, ma anche in questa circostanza denota tutti i suoi limiti in fase offensiva, getta alle ortiche alcune occasioni nitide da gol e guadagna la via degli spogliatoi sul punteggio di partenza. La Virtus Ardea, dopo l’intervallo, alza leggermente il ritmo e sfiora la marcatura, sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Morena, con il generoso Lombardi, il quale svetta in area più alto di tutti, ma alza leggermente la mira e spedisce la sfera di poco sopra la traversa. Trascorrono pochi minuti e l’occasione giusta capita ai castellani: Senia sfugge abilmente alla marcatura dei difensori rutuli, entra minaccioso in area, ma angola troppo la conclusione e fallisce il bersaglio grosso. La gara si sblocca a metà frazione. La Virtus Mole, con grande cinismo, sfrutta al meglio un grave errore in fase di impostazione della manovra di un difensore ardeatino e sblocca il punteggio con l’ottimo Senia, il quale gentilmente ringrazia, entra in perfetta solitudine in area e non lascia alcuna via di scampo a Marchei. La squadra guidata da Solazzo-Di Placido, nonostante il morale sotto i tacchi, prova a rientrare in partita e va vicinissima al pareggio con Gagliardi, il quale tenta l’intervento in estirada, a seguito di un cross dalla destra, ma non riesce ad avere il giusto impatto con il pallone e getta alle ortiche la possibilità di rimettere le cose a posto. La compagine castellana, poco più tardi, beneficia di un secondo regalo degli avversari: Attenni non si intende con un compagno e si fa intercettare la sfera sulla trequarti dal solito Senia. Il numero undici, anche in questo caso, non si lascia sfuggire l’occasione propizia, salta elegantemente Marchei proteso in uscita e fa centro nella porta sguarnita. Galvanizzata nel morale, la Virtus Mole, poco dopo la mezzora, cala il tris di gol con il grintoso Cosci, il quale iscrive anche il proprio nome nel registro dei marcatori con un preciso diagonale da posizione leggermente defilata. Successivamente la squadra castellana rimane in dieci per l’espulsione di Nasca, allontanato dall’arbitro per aver commesso un brutto fallo ai danni di Castiello. La Virtus Ardea, pungolata nell’orgoglio, prova generosamente a siglare quantomeno la rete della bandiera nei restanti minuti di gioco, ma non riesce a scardinare la solida difesa avversaria e, soprattutto per propri demeriti, si trova costretta ad uscire dal campo con tre reti sul groppone.
Antonio Gravante
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