Gli ultimi dieci minuti di gioco si rivelano fatali al fanalino di coda Anziolavinio nella sfida del “Bruschini” contro un coriaceo Sora (1-3), compagine che in virtù di tale risultato opera il sorpasso nei confronti dell’Astrea e del Cynthia 1920 e rialza le proprie quotazioni salvezza. La compagine del presidente Rizzaro, matematicamente retrocessa in Eccellenza nell’ultima gara di campionato prima della sosta prevista per le festività pasquali, ha provato a dare una piccola soddisfazione ai propri sostenitori, ma quando sembrava avviata verso una salomonica divisione dalla posta ha subito il definitivo allungo dei ciociari. Dopo una prima fase di studio, il Sora fa del cinismo la sua dote principale e capitalizza al massimo la prima occasione propizia con Marco Simoncelli, il quale trafigge Rizzaro con una splendida conclusione di sinistro da posizione defilata. La squadra di Buccilli, nella fase centrale del tempo, continua a farsi preferire ai neroniani nella zona nevralgica del campo e va due volte vicinissima al raddoppio nella stessa azione, ma Rizzaro si rivela un baluardo insuperabile e respinge prima la conclusione di Cruz e, poi, quella in seconda battuta del solito Marco Simoncelli. I tirrenici, tutto sommato, nell’ultimo quarto d’ora di gioco provano generosamente a rimboccarsi le maniche, ma il Sora fa buona guardia, non corre particolari pericoli e archivia la frazione d’apertura meritatamente in vantaggio di una rete. Dopo l’intervallo, l’Anziolavinio cambia marcia, avanza il baricentro e, al quarto d’ora, perviene al pareggio grazie a Ugolini, il quale trafigge Frasca con un chirurgico sinistro dall’interno dell’area sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. La formazione allenata da Guida, nei minuti successivi, continua ad esprimersi su buoni livelli e, alla mezzora esatta, getta alle ortiche la possibilità di capovolgere del tutto la situazione a suo favore con Fischetti, il quale ha sui piedi la palla del possibile vantaggio, a seguito di un errore madornale del pacchetto arretrato ciociaro, carica il destro dei venti metri, ma la sua mira risulta imprecisa. La sfera termina sul fondo sotto lo sguardo attento di Frasca. Pochi giri di lancette più tardi, tutto sommato, si registra l’episodio chiave della gara: Ricci atterra in piena area Pagni, costringe l’arbitro ad assegnare il penalty e rimedia il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo. Ad incaricarsi della trasformazione del tiro dagli undici metri è lo specialista Cruz, il quale trafigge Rizzaro e si conferma uno degli attaccanti più prolifici della categoria. La formazione neroniana, a quel punto, accusa il colpo sotto il profilo emotivo e, a trecento secondi dalla conclusione del match, incassa la terza rete sempre ad opera di Cruz, che salta elegantemente due avversari, infila Rizzaro con un preciso destro dal limite dell’area e mette in leggero anticipo in cassaforte i tre punti in palio.
Antonio Gravante
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