La Città di Pomezia continua a vincere e convincere. Dopo aver sbancato Aranova, grazie a un calcio di rigore trasformato dal bomber Girace, la formazione allenata da Giuseppe Sebastiani piega la resistenza di un coriaceo Tor de Cenci (4-0), compagine impelagata nella lotta per la salvezza, riduce a tre lunghezze il gap dall’Airone Ardea, costretto a sua volta alla spartizione dei punti dal Centro Giano, e si isola al sesto posto in classifica generale. La prima parte della gara, tutto sommato, risulta leggermente favorevole ai capitolini, i quali sfiorano la marcatura con Marrocco, che si esibisce in uno splendido tiro a giro dal vertice dell’area, ma Crisafulli non si lascia sorprendere e si rifugia in angolo. A metà frazione, i rossoblu replicano con Toscano. L’esperto centrocampista si districa al meglio palla al piede a trequarti campo e, appena arrivato in zona di tiro, tenta la conclusione in porta, ma Natale si conferma all’altezza della situazione e sventa la minaccia. La compagine capitolina, invece, si complica i propri piani alla mezzora di gioco: Mancini rimedia il secondo cartellino giallo e costringe i suoi compagni a giocare due terzi della gara in inferiorità numerica. La Città di Pomezia, agevolata nel proprio compito dal fatto di giocare con un uomo in più, forza immediatamente il ritmo e, dopo cinque minuti, sblocca il risultato con Natoli, il quale controlla ottimamente la sfera spalle alla porta al centro dell’area, lascia sul posto il diretto marcatore e trafigge l’incolpevole numero uno rivale. Una rete, tutto sommato, che ribadisce il notevole bagaglio tecnico dell’attaccante pometino, impeccabile anche in questa circostanza a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo. L’ultima azione del primo tempo, invece, è del Tor de Cenci. Il talentuoso Lupi, nel mirino della capolista Unipomezia Virtus 1938 in occasione del mercato di riparazione dicembrino, tenta la conclusione da posizione defilata, ma anche in questo caso Crisafulli è bravo a deviare la sfera in corner. Ad inizio ripresa, i capitolini hanno la possibilità di pareggiare i conti su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo di mano commesso da Fusco. Sul dischetto si presenta lo specialista De Leonibus, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma si vede negare la gioia del gol dall’ottimo Crisafulli, bravo nella circostanza ad intuire le intenzioni dell’avversario e a consentire alla sua squadra di rimanere avanti nel punteggio. Scampato il pericolo, la formazione di Sebastiani va a segno per la seconda volta con Faticanti, abile a girare di testa in rete un perfetto cross dalla corsia destra di Gianfrancesco. Sotto di due reti, il Tor de Cenci si rimbocca con umiltà le maniche e mette i brividi ai pometini con il solito Lupi. La punta capitolina colpisce la traversa da posizione defilata. Le restanti fasi del match, tutto sommato, sono di marca pometina. Dopo aver sfiorato la marcatura con Gianfrancesco, il quale esalta le doti di Natale, i rossoblu rimpinguano il bottino di gol dal dischetto. Il bomber Faticanti, lanciato a rete, viene steso in area dal portiere avversario. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Ad incaricarsi della trasformazione del tiro dagli undici metri è Vallesi, il quale spiazza Natale e si toglie la soddisfazione di realizzare la sua prima rete con il sodalizio del presidente Maniscalco. A cinque minuti dalla conclusione, la formazione pometina, favorita dai maggiori spazi concessi dagli avversari, fissa il punteggio sul definitivo 4-0 con Toscano, il quale parte palla al piede dalla zona mediana, salta in velocità due avversari e, con una conclusione di giustezza, infila l’incolpevole portiere rivale. “Abbiamo disputato una prova collettiva più che positiva – sottolinea mister Giuseppe Sebastiani – . Da un paio di mesi a questa parte, grazie al recupero di quasi tutti gli effettivi, ci stiamo esprimendo al alti livelli. Dobbiamo continuare a mantenere alta la concentrazione sino alla fine della stagione, possiamo centrare in extremis un posto nella Coppa Lazio della prossima stagione, cosa impensabile al giro di boa…”.