
Quando stava pregustando il dolce gusto di un prezioso pareggio nella tana della capolista Scafatese, compagine che in settimana, tra lo stupore generale, ha sostituito mister Esposito con Ferraro, l’Anzio Calcio incassa in pieno recupero il colpo del ko dai campani (3-2), subisce il sorpasso in classifica dall’Atletico Lodigiani, vittorioso a sua volta in casa con il Budoni, e scivola al quartultimo posto a pari merito con la Palmese. I salernitani partono forte e passano a condurre con Maggio, lesto a sfruttare al massimo una sponda di Suhs, sugli sviluppi di un corner calciato da Volpicelli, e a infilare sottomisura l’incolpevole Stancampiano. I portodanzesi si rimboccano subito le maniche e, al tredicesimo giro di lancette, ristabiliscono la parità per merito di Bencivenga. Il centrocampista, servito alla perfezione in profondità dal solito Laribi, entra in area e trafigge Diallo proteso in uscita. La formazione allenata da mister Bignozzi, rinfrancata nel morale, continua a tenere molto bene il campo e, cinque minuti dopo la mezz’ora, ribalta il punteggio a proprio favore con Jefferson. L’esperto attaccante disegna una splendida parabola dal vertice dell’area, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano e si toglie la soddisfazione di realizzare l’ennesima rete spettacolare stagionale. Animata da una grande voglia di rivalsa, la capolista chiude il primo tempo in avanti e, prima del riposo, ristabilisce la parità con Volpicelli, bravo a trasformare una punizione indiretta con una staffilata di sinistro dai diciotto metri. La prima parte della ripresa risulta piuttosto combattuta. La prima della classe prova a far valere la maggiore caratura tecnica, ma i ragazzi del presidente Rizzaro si fanno apprezzare per un’ottima solidità difensiva e non corrono particolari pericoli. La Scafatese, a sette giri di lancette dalla fine del match, getta alle ortiche una ghiotta opportunità per calare il tris: Maggio si fa neutralizzare un rigore da Stancampiano, bravo ad indovinare l’angolo giusto, distendersi in tuffo e a rifugiarsi con grande mestiere in corner. L’episodio chiave della partita si registra nel primo minuto di recupero. La capolista realizza la rete della vittoria con Molinaro, il quale risolve un concitato batti e ribatti in piena area neroniana, permette alla sua squadra di cominciare nel migliore dei modi la gestione Ferraro e, di riflesso, costringe Rosania e soci a incassare una sconfitta che, per come è maturata, ha il classico sapore della beffa.
Antonio Gravante
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