
Tre punti di platino conquistati in trasferta. L’Atletico Ardea si aggiudica con il minimo scarto l’atteso confronto diretto dell’Aldobrandini con l’Ostiantica (0-1), allunga il passo nei confronti dei lidensi e, grazie alla brusca frenata accusata dal binomio Pro Calcio Cecchina e Lupa Frascati, balza al secondo posto alle spalle della capolista Fregene. La formazione allenata da mister Scotto di Clemente, tutto sommato, si toglie anche il classico sassolino dalla scarpa nei confronti dei bianconeri e riscatta l’eliminazione subita nel primo turno di Coppa Italia, a seguito di un calcio di rigore trasformato da capitan Scibilia nelle battute conclusive del return-match della “Pineta dei Liberti”. Dopo una decina di minuti di studio, giocati in prevalenza a centrocampo, la formazione ardeatina imbastisce la prima azione degna di nota della gara. Il solito De Santis, con un lungo lancio, serve sulla corsia sinistra Oi, bravo a sua volta a crossare alla perfezione in piena area per Federici. L’esperto attaccante, a dispetto delle sue acclarate qualità realizzative, colpisce di testa indisturbato da posizione ottimale, ma la sua conclusione risulta troppo debole e centrale. L’attento Brusciano, di conseguenza, sventa il pericolo con una facile parata. L’Atletico Ardea, tutto sommato, fa centro al secondo tentativo. Un ispiratissimo Oi, a metà frazione, prova a districarsi in area, ma viene atterrato da Giusti. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Ad incaricarsi della trasformazione è il bomber Federici, il quale spiazza agevolmente Brusciano e indirizza il match nei binari più congeniali. La squadra allenata da mister Cerrai ha una generosa reazione e, poco giri di lancette più tardi, mette i brividi ai rutuli al termine di una bella azione manovrata: Bucri, dopo un “dai e vai” con Carrino, calcia dai diciotto metri. Buona l’intenzione, leggermente imprecisa la mira. La sfera sorvola di poco la traversa della porta custodita da Zappalà. L’Atletico Ardea, nelle battute conclusive del primo tempo, gestisce senza soverchie difficoltà la situazione favorevole e arriva al duplice fischio con la preziosa dote di una rete di vantaggio. La compagine del presidente Pollidori, nel corso della ripresa, prova a rientrare in partita, ma Mastrogiovanni e compagni fanno buona guardia e consentono a Zappalà di limitarsi a compiere interventi dal basso coefficiente di difficoltà. L’Atletico Ardea, agevolato nel proprio compito dai maggior varchi concessi dai capitolini, sfiora il raddoppio sugli sviluppi di una bella giocata per vie verticali. Capitan Oliva, dal cerchio di centrocampo, favorisce l’inserimento di Di Fausto, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, si presenta minaccioso in area, ma calibra male il pallonetto con Brusciano proteso in uscita e fallisce una nitida occasione da gol. La formazione allenata da Scotto di Clemente, intorno alla mezz’ora, si costruisce nuovamente i presupposti per mettere al sicuro il risultato. Il grande merito va attribuito a un ispiratissimo Mastrogiovanni, il quale si districa nel cuore dell’area tra un paio di avversari e calcia in corsa a incrociare. Il suo tiro, tutto sommato, si trasforma in un assist perfetto per l’accorrente Farroni, il quale sbaglia l’imbatto con il pallone nei pressi del secondo palo e non riesce a piazzare la stoccata vincente. L’Ostiantica prova generosamente a recuperare la rete di svantaggio sino alla fine del match, ma l’Atletico Ardea interpreta in maniera impeccabile la fase difensiva, corona il classico sogno di fare lo sgambetto a un’avversaria di assoluto valore e, dopo un inizio di campionato caratterizzato da troppi alti e bassi sotto il profilo dei risultati, comincia a fare la voce grossa in un girone piuttosto combattuto e di notevole caratura tecnica.
Antonio Gravante
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