
Dopo aver salutato mercoledì scorso la Coppa Italia, a seguito della sconfitta alla lotteria ai calci di rigore con l’Ancona, la matricola Unipomezia riprende gli impegni di campionato con un ko nelle Marche. La formazione di Casciotti si inchina alla Maceratese (2-1), resta ferma a quota diciassette punti e scivola al dodicesimo posto a pari merito con il San Marino. La sfida si sblocca al primo tiro nello specchio della porta. I ragazzi di Possanzini passano a condurre su calcio piazzato: Gagliardi trafigge Gariti con una splendida esecuzione a giro che si insacca imparabilmente nei pressi del palo più lontano. I rossoblù provano a reagire con qualche tiro dalla media distanza, ma Gagliardini risponde sempre presente. L’Unipomezia, a metà periodo, trova la soluzione giusta per rimettere le cose a posto con Amadio. Il trequartista approfitta di un errore in fase di impostazione della manovra dei marchigiani, salta in velocità due avversari e deposita la sfera in fondo al sacco da posizione defilata. Il secondo tempo comincia sotto il segno dei padroni di casa: Morganti esalta le qualità di Gariti, bravo ad evitare il peggio con un provvidenziale intervento di piede. La replica dei rossoblù è immediata. Prima Lancioni colpisce una clamorosa traversa, poi il generoso Suffer si vede negare la gioia del gol dal bravissimo Gagliardini. L’Unipomezia continua a fare la partita, ma nel momento di maggior pressione subisce l’allungo dei marchigiani. L’azione parte dai piedi di Ciattaglia, bravissimo a crossare alla perfezione in piena area per Osorio, il quale fa centro con un gran tiro di collo pieno e si toglie la soddisfazione personale di siglare il quarto gol stagionale. Costretta a inseguire il risultato, l’Unipomezia attacca a pieno organico e reclama un penalty per un presunto tocco di mano in area commesso da un avversario. Il fischietto di Schio, però, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. Binaco e soci, tutto sommato, provano sino alla fine a salvare il salvabile, ma non riescono a rimontare la rete di svantaggio e, per forza di cose, si trovano costretti a incassare la seconda sconfitta esterna consecutiva in campionato.
Antonio Gravante
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