
Lo storico “Campo Roma” si conferma anche per questa stagione un tabù per l’ambizioso Pomezia Calcio. La squadra allenata da Colantoni issa bandiera bianca di fronte a una quadrata Romulea (2-1), incassa la quarta sconfitta nelle ultime otto giornate di campionato e, nonostante una mirata campagna di rafforzamento operata nelle scorse settimane, non riesce ancora ad avere la giusta regolarità di rendimento, fondamentale per tenere il passo della lanciatissima capolista Aranova. Capitan Lo Pinto e compagni, a seguito di tale passaggio a vuoto, incrementano a nove lunghezze il gap dalla compagine guidata da Scarfini, subiscono l’allungo del Civitavecchia e vengono raggiunti al quarto posto dal Grifone Gialloverde, corsaro a sua volta nella tana del Salaria. Dopo un quarto d’ora di studio, la formazione pometina tenta il primo assalto al bunker difensivo capitolino con Damiani, il quale sfugge alle grinfie del diretto marcatore, a seguito di un lungo lancio dalla zona mediana del campo di Fratman, calcia di collo pieno dai venti metri, ma la sua conclusione risulta troppo centrale: Pensa blocca facilmente la sfera. La squadra allenata da Decataldo, poco più tardi, fa del cinismo la sua qualità migliore e capitalizza al massimo il primo vero attacco della partita. L’azione parte dai piedi di Ciriachi, il quale si fa valere sulla corsia mancina e premia l’inserimento nel cuore dell’area di Esposito. Il centrocampista non si lascia sfuggire l’occasione propizia, infila Giordani con un sinistro a incrociare dalla precisione chirurgica e si conferma una pedina importantissima dello scacchiere capitolino. La gioia dei padroni di casa, però, dura pochissimi giri di orologio. Il Pomezia Calcio cambia subito marcia e rimette le cose a posto con Rossi, il quale si fa trovare al posto giusto al momento giusto nei pressi del secondo palo, a seguito di un preciso cross dalla fascia sinistra di Giordano, trafigge da pochi passi Pensa e riporta la contesa sui binari di perfetta parità. La Romulea non si abbatte per la rimonta subita e, poco dopo la mezz’ora, allunga di nuovo nel punteggio con Amorosino, lesto a piazzare la stoccata vincente sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. La formazione del patron Bizzaglia, in chiusura di primo tempo, mette i brividi ai padroni di casa con Rossi, il quale intercetta un retropassaggio di Costa, si fa valere sulla trequarti campo e calcia dal limite dell’area. L’attento Pensa, però, non si lascia cogliere impreparato, blocca il pallone e consente ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi con la dote di una rete di vantaggio. Il Pomezia Calcio parte forte nella ripresa e va vicinissima al pareggio con Damiani, il quale riceve palla da Esposito nel cuore dell’area e tenta la conclusione di destro a giro, ma non inquadra di poco lo specchio della porta. I rossoblù non mollano la presa e collezionano un’altra occasione nitida da gol: il bomber Teti, subentrato in precedenza al posto di Ortenzi, colpisce di testa da distanza ravvicinata, a seguito dell’ennesimo cross perfetto scodellato in area dal solito Fe, ma Pensa si oppone con un provvidenziale intervento d’istinto. La squadra di Colantoni continua ad esercitare un marcato predominio territoriale e sfiora il pareggio sugli sviluppi di una rimessa laterale battuta da Fe. L’esterno serve in area Lo Pinto, bravo a prolungare la sfera a Rossi. La punta, a sua volta, effettua un assist al bacio per Damiani, il quale colpisce di testa da pochi passi, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol dall’ottimo Pensa, il quale compie l’ennesima parata prodigiosa di giornata e si guadagna nettamente la palma di migliore giocatore in campo. Il Pomezia Calcio, pungolato nell’orgoglio, tenta sino alla fine di raddrizzare le sorti della gara, ma non trova la via del gol, esce dal campo a mani vuote e, per l’ennesima volta in campionato, non può fare altro che mordersi le mani per non aver raccolto, alla luce delle nitide occasioni da gol costruite nel corso della ripresa, in proporzione per quanto seminato.
Antonio Gravante
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