La sfida tra fanalini di coda va in archivio sotto il segno della Spagna. Le Furie Rosse regolano, con il punteggio di 3-1, una generosa Germania, assaporano per la prima volta il dolce gusto della vittoria e si attestano a quota tre punti con una sola lunghezza di ritardo dalle battistrada Olanda e Francia. E’ doveroso precisare, per dovere di cronaca, che la compagine allenata da Massimo Marcelletti, oltre a rinunciare al prezioso apporto di due pedine inamovibili del proprio scacchiere come Campioni e Konov, è stata penalizzata dal fatto di aver giocato tutto il primo tempo con un uomo in meno a causa dell’assenza dell’ultima ora di Paiardini. I ragazzi allenati da mister Salvatore, agevolati nel proprio compito dalla superiorità numerica, esercitano una maggiore supremazia territoriale sin dai primi giri di orologio e trovano due volte la via del gol con Mammarella e Formicola, i quali infilano da posizione piuttosto defilata Caianiello. Catechizzata a un maggior spirito di sacrificio dalla panchina da Marcelletti, la Germania moltiplica gli sforzi e accorcia le distanze con Esposito, bravo a trafiggere Ferrari sugli sviluppi di un corner. La Spagna chiude il primo tempo in avanti e allunga nuovamente nel punteggio con Dante Marcelletti. L’esperto difensore salta un uomo in piena area, insacca la sfera in fondo alla rete con una chirurgica “estirada” e permette alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi con la dote di due gol di vantaggio. La Germania si ripresenta in campo con sette giocatori grazie all’arrivo, durante l’intervallo, di Paiardini. I tedeschi provano generosamente a ricucire lo strappo, ma non riescono a scardinare l’organizzata retroguardia iberica. Presa letteralmente per mano dagli elementi più rappresentativi, la Spagna conduce in porto la preziosa vittoria, conquista i primi tre punti e rialza in maniera esponenziale le proprie quotazioni stagionali.
Antonio Gravante
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