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Ri-Torneo Matusa, Francia in trionfo: Olanda ko ai calci di rigore

La formazione allenata da Franco Mancini si aggiudica dal dischetto uno dei tornei amatoriali più rinomati del territorio pometino. Biagini e Verbeni, durante l’arco dei cinquanta minuti, vanificano il tentativo di allungo “orange” firmato da Galassi e Capone. L’esperto Marcelletti si toglie la soddisfazione di neutralizzare tre penalty consecutivi. L’ottimo Verbeni trasforma il quinto e decisivo tiro dai nove metri.

La formazione della Francia, vincitrice della nona edizione del Ri-Torneo Matusa – Memorial Franco Conficoni (Foto De Vito)

La nona edizione del Ri-Torneo Matusa – Memorial “Franco Conficoni” parla francese. Davanti a una splendida cornice di pubblico, la formazione transalpina sposta, alla lotteria dei calci di rigore, l’ago della bilancia dalla propria parte nella finalissima con l’Olanda (5-3) e succede proprio alla compagine dei Paesi Bassi nell’Albo d’Oro di uno dei tornei amatoriali più rinomati del territorio pometino. La sfida comincia sotto il segno dei ragazzi allenati da mister Stella, i quali si fanno apprezzare, nonostante l’indisponibilità del bomber Bettini (costretto a rimanere precauzionalmente in panchina a causa di un problema muscolare), per un’ottima organizzazione di gioco e sbloccano il punteggio al termine di una giocata lineare. Il generoso Spina (ex Spagna), ingaggiato dagli organizzatori per sostituire l’infortunato Leonori, difende al meglio il pallone sulla trequarti campo e serve un assist al bacio per l’accorrente Galassi, il quale fa valere anche in questo caso le sue qualità di tiratore scelto e infila Mario Marcelletti (ex Inghilterra), schierato nella circostanza tra i pali al posto dell’indisponibile Vignaroli. Il settebello allenato da Franco Mancini, a metà periodo, rimette le cose a posto su palla inattiva per merito di Biagini, il quale trasforma, con un’esecuzione perfetta, un calcio da fermo dal limite dell’area. Il punteggio cambia per la terza volta in chiusura di tempo. L’Olanda passa di nuovo a condurre con Capone, il quale riceve palla dall’ottimo Spina, lascia abilmente sul posto il diretto marcatore e deposita la sfera in fondo al sacco con un chirurgico sinistro a incrociare. Gli orange, sulle ali dell’entusiasmo, sfiorano il tris con Durante, il quale non inquadra per una questione di centimetri lo specchio della porta. Costretta a inseguire il risultato, la formazione transalpina, nel corso della ripresa, avanza il baricentro e pareggia i conti con Verbeni, bravo a indovinare l’angolino basso alla sinistra di Coletta con una splendida conclusione dai quindici metri. La sfida, a quel punto, risulta piuttosto tirata. L’occasione più importante per allungare nel punteggio capita ai “blues”. L’ottimo Mugnaini si fa apprezzare per una splendida sforbiciata, sugli sviluppi di un corner battuto dalla corsia destra, spedisce il pallone di pochissimo a lato dall’incrocio dei pali e si guadagna gli applausi degli sportivi presenti in tribuna per lo spettacolare gesto atletico. Le due contendenti, negli ultimi minuti, sentono troppo l’importanza della posta in palio, preferiscono non rischiare e, di conseguenza, rimandano l’esito del match ai tiri dai nove metri. La sequenza dei calci di rigore comincia sotto il segno dell’equilibrio: Campo e Bettini fanno centro con due esecuzioni perfette. Successivamente si registrano quattro errori consecutivi: Biagini (palo) e Mugnaini (fuori) sbagliano per la Francia, mentre Durante e Capone (Olanda) si fanno ribattere il tiro dal bravissimo Mario Marcelletti. La Francia allunga nel punteggio con Ceraldi, il quale non lascia alcuna via di scampo a Coletta. L’Olanda, invece, fallisce il quarto penalty con Spina, che consente a Mario Marcelletti di neutralizzare il terzo rigore consecutivo. La formazione guidata da Mancini chiude definitivamente i conti con Verbeni, il quale non sente minimamente il peso della responsabilità, insacca la sfera alle spalle del portiere rivale e regala alla propria squadra la vittoria dell’ambito trofeo. Gli organizzatori, come al solito, hanno previsto numerosi riconoscimenti individuali. Il titolo di capocannoniere è stato vinto da Sandro Bettini (Olanda), il quale ha messo a segno sei reti, molte delle quali degne di palcoscenici più prestigiosi. La palma di miglior portiere è stata conquistata da Mario Coletta (Olanda), che ha compiuto, durante l’intero mese di gare, numerosi interventi strappa-applausi. Come migliori giocatori di movimento, invece, sono stati premiati Emiliano Formicola della Spagna e Vittorio Savioli (over 60) della Francia. Il miglior allenatore, invece, si è rivelato Rosario Salvatore, il quale ha traghettato le Furie Rosse sino alla semifinale. Il sesto riconoscimento (Fair Play), infine, è stato appannaggio di Cristiano Salvatore (Svezia) e Adriano Pierotti (Francia), i quali si sono distinti per correttezza e sportività per tutta la durata delle kermesse di Calcio a 7 pometina.

Antonio Gravante

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