
Un calcio di rigore trasformato da Germoni, nel terzo minuto di recupero, permette all’Aranova di raddrizzare in extremis le sorti della sfida casalinga con la Boreale (2-2), ottenere il nono risultato utile su altrettante partite disputate sotto la gestione Scarfini e agganciare al sesto posto il Colleferro, costretto a sua volta alla resa davanti ai propri sostenitori dalla Romulea. Il primo tempo risulta sostanzialmente equilibrato: le due contendenti si affrontano in prevalenza a centrocampo e non riescono a sfruttare al meglio le qualità dei rispettivi reparti offensivi. I ragazzi del presidente Schiavi, poco prima dell’intervallo, hanno una ghiotta opportunità per sbloccare il risultato su calcio di rigore, decretato dal fischietto di Viterbo per un fallo subito da Matteoli. Sul dischetto si presenta Milani, il quale incrocia troppo la conclusione e spedisce clamorosamente la sfera di poco sul fondo. La sfida de “Le Muracciole” si sblocca in apertura di ripresa. L’Aranova passa subito in vantaggio con Lo Duca, il quale si fa valere nel cuore dell’area, vince il duello con il diretto marcatore e tramuta in gol, con una splendida conclusione al volo, un preciso cross di Germoni. Mister Ferazzoli, costretto a inseguire il risultato, corre prontamente ai ripari e si gioca la carta De Vincenzi. Anche in questa circostanza la sua scelta si rivela azzeccata. La Boreale, infatti, al minuto diciassette, pareggia i conti proprio con De Vincenzi, bravo a infilare Bertini con un preciso colpo di testa. I biancoviola, sulle ali dell’entusiasmo, riescono anche a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, poco dopo la mezz’ora, per merito di Bergamini, bravissimo a siglare la seconda rete di squadra con una splendida conclusione di collo pieno. L’Aranova non ci sta, produce il massimo sforzo e, al terzo minuto di recupero, trova la forza per evitare la sconfitta con Germoni, il quale trasforma, con un’esecuzione perfetta, il secondo penalty di giornata decretato dall’arbitro, spiazza l’esperto Proietti Gaffi e permette alla sua squadra di prolungare in extremis a nove giornate la striscia positiva.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA