
L’ultimo dei cinque calci di rigore si rivela fatale all’Anzio Calcio al debutto ufficiale stagionale. La squadra allenata da mister Samuele Bignozzi issa bandiera bianca di fronte alla matricola Montespaccato (5-4), cinica a sua volta a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte grazie alla precisione di tutti e cinque i tiratori scelti, e saluta mestamente la Coppa Italia. A pesare come un macigno ai fini del passaggio del turno è stato il penalty fallito da Bordin, il quale si è fatto ipnotizzare dal bravo Tassi. La prima frazione risulta piuttosto scarna sotto il profilo del gioco. Le due contendenti si affrontano in prevalenza nella zona mediana del campo e non chiamano mai seriamente in causa i rispettivi portieri rivali. La ripresa risulta più combattuta. Le azioni degni di nota, però, si contano tranquillamente sulle dita di una sola mano. Il Montespaccato prova a spezzare l’equilibrio con Vitolo. L’ex giocatore della Fiorentina (classe 2005) tenta la conclusione dal limite dell’area, ma alza troppo la mira. La compagine del presidente Rizzaro, poco più tardi, replica con Laribi, il quale calcia troppo centrale dai venti metri e permette a Tassi di bloccare facilmente la sfera. La sfida del “Cecconi”, di conseguenza, si decide ai calci di rigore. L’equilibrio regna sovrano sino all’ottavo penalty. Jefferson, Gesmundo, Bencivenga e Laribi depositano la sfera in fondo al sacco per i portodanzesi, come del resto fanno Putti, Franco, Moretti e Colasurdo per i capitolini. L’Anzio Calcio, poi, sbaglia il quinto rigore con Bordin, il quale si fa neutralizzare il tiro da Tassi. A fare la differenza è Vitolo, il quale non sente il peso della responsabilità, infila l’esperto Stancampiano, regala il passaggio del turno al Montespaccato e, di conseguenza, condanna all’eliminazione l’Anzio Calcio.
Antonio Gravante
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