
Un pesante stop casalingo. L’Anzio Calcio tradisce le attese della vigilia tra le mura amiche dello stadio “Caporuscio”, stecca lo scontro diretto con l’Ischia (1-2), ko che fa il paio con la sconfitta incassata nel turno precedente nella tana del Monastir, e perde ulteriormente quota in classifica generale. La squadra allenata da Bignozzi, a seguito di tale risultato, subisce l’allungo degli stessi isolani e scivola al tredicesimo posto a pari merito con la Palmese, battuta a sua volta in casa, nell’anticipo di sabato, dal Latte Dolce Sassari. La compagine neroniana comincia la gara con la giusta carica emotiva e, al decimo giro di orologio, sblocca il risultato con il solito Jefferson. L’esperto attaccante capitalizza al massimo un passaggio in profondità di Laribi, infila Mariani con una splendida conclusione al volo a incrociare e si conferma una pedina inamovibile dello scacchiere portodanzese. Gli isolani, presi per mano dagli elementi più rappresentativi, crescono gradualmente con il passare dei minuti e, poco dopo la mezz’ora, sfiorano il pareggio sugli sviluppi di un batti e ribatti: la sfera carambola sul palo, poi è provvidenziale la respinta di Ciotti a sbrogliare del tutto una situazione delicata. La compagine di mister Corino non molla la presa e, in chiusura di tempo, trova la forza per ribaltare il punteggio a proprio favore. A griffare la rete del pareggio è Mafrellotti, bravo a ristabilire l’equilibrio con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un corner. La squadra gialloblù, sulle ali dell’entusiasmo, continua a spingersi in avanti e, quasi a ridosso dell’intervallo, raddoppia con Kone. La prolifica punta dà un’ulteriore riprova delle sue innate qualità realizzative e trafigge Ciotti con una chirurgica conclusione di collo pieno dai venti metri. La sfera bacia la faccia interna del palo e termina in fondo al sacco. L’Anzio Calcio comincia la ripresa con il giusto piglio e, al nono giro di orologio, reclama un calcio di rigore: Jefferson si invola verso la porta e, un metro dentro l’area, viene toccato duro da un avversario. L’arbitro, nonostante le vibranti proteste di Gesmundo e compagni, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. La squadra di Bignozzi continua a fare la partita, ma a metà periodo rischia grosso di rimessa: Montanino parte palla al piede dalla zona mediana del campo, si fa circa quaranta metri indisturbato e calcia di giustezza dal limite dell’area. La sfera lambisce il palo alla sinistra di Ciotti. Dopo aver tirato un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo, la compagine portodanzese va vicinissima al pareggio sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina: Rosania con un grande stacco di testa colpisce in pieno la traversa. I ragazzi del presidente Rizzaro chiudono generosamente la gara in avanti, ma non riescono a trovare la via del gol e, per forza di cose, si trovano costretti a subire l’allungo in classifica di una diretta concorrente nella lotta alla riconferma diretta nella categoria.
Antonio Gravante
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