
Una vittoria col brivido. Ma fondamentale per prolungare a sette la striscia vincente, rimanere saldamente in vetta alla classifica e vanificare, anche in questa giornata, i tentativi di rimonta delle immediate inseguitrici, tutte vittoriose, a loro volta, con le rispettive avversarie di turno. L’asso nella manica dei rossoblù si rivela il bomber Alessio Teti, bravissimo a indossare le vesti di match-winner nella sfida de “Le Muracciole” contro un coriaceo Salaria (1-0), nel quinto dei sette minuti di recupero accordati dall’arbitro, e a permettere alla sua squadra di proseguire la perentoria cavalcata vincente. I ragazzi di mister Scarfini hanno un buon approccio alla gara e, dopo sei giri di orologio, portano il primo assalto alla porta avversaria: De Lillo, a seguito di una deliziosa sponda di Teti, alza troppo la mira da distanza favorevole. I padroni di casa, al quarto d’ora, imbastiscono la seconda azione degna di nota della partita. L’azione parte da Cipriani, bravo a favorire l’inserimento sul versante destro di Ferrari. L’esterno tenta la conclusione in corsa, ma Pastorelli fa buona guardia e lascia il punteggio in perfetto equilibrio. La compagine di Iannotti, piuttosto sorniona nella prima parte del match, replica ai fiumicinensi intorno alla mezz’ora. Il generoso Franco, dopo una bella triangolazione con Colapietro, non inquadra di pochissimo lo spazio delimitato dai tre legni: il pallone lambisce il montante della porta custodita dall’esperto Zonfrilli. I tirrenici chiudono generosamente la prima frazione in avanti, ma non creano particolari problemi al pacchetto di difesa rivale se si eccettua un colpo di testa di Teti, terminato di poco alla sinistra di Mauro. La formazione del presidente Schiavi, in apertura di ripresa, forza ulteriormente il ritmo e va vicinissima alla marcatura sugli sviluppi di un corner calciato dalla destra dal solito De Lillo. Il generoso Ferrari esalta le qualità del portiere capitolino, bravo ad evitare il peggio con una parata dal medio coefficiente di difficoltà. Ma la compagine di Iannotti, espulso dall’arbitro per proteste durante l’intervallo, non sta soltanto a guardare e, poco prima della mezz’ora, per un soffio non sblocca il risultato: Franco, servito alla perfezione da Mariani, conclude a botta sicura da due passi, ma Pucci, da buon capitano, si immola nella circostanza, si oppone in scivolata e conserva inviolata la propria porta. L’Aranova, nelle battute finali della gara, produce il massimo sforzo, mentre i capitolini preferiscono avere un baricentro piuttosto basso e replicare più che altro di rimessa. I padroni di casa costruiscono una ghiotta occasione al giro di orologio numero trentasei: Di Tata e Calvigioni calciano in rapida successione, ma Mauro respinge, con grande mestiere, le conclusioni ravvicinate dei due avversari. Quando il pareggio sembrava il risultato più probabile, la capolista riesce a tirare fuori dal cilindro la giocata giusta per fare la differenza nel quinto dei sette minuti concessi dall’arbitro Monti. A griffare la preziosa vittoria, come al solito, è il bomber Alessio Teti, il quale gira di testa sotto l’incrocio dei pali una punizione calciata dal versante destro da Marino, piega in extremis la resistenza di un generoso Salaria e permette alla propria squadra di confermarsi in vetta alla classifica con un discreto margine di vantaggio sulle altre big del girone.
Antonio Gravante
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