Una sconfitta che ha il classico sapore della beffa. L’Ostiamare sfodera nel complesso una prova collettiva generosa, sviluppa una discreta mole di gioco nell’arco della gara, ma a fare bottino pieno è l’Arzachena (0-1), cinica a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte grazie a un preciso colpo di testa di Steri nella fase centrale del primo tempo. La formazione del presidente Lardone, a seguito di tale passaggio a vuoto, rimane ferma a quota quattro punti in classifica, frutto del pareggio interno conseguito all’esordio con il Latina e della vittoria ottenuta domenica scorsa nella tana del Muravera.
L’inizio della gara è di studio: lidensi e sassaresi si fronteggiano a lungo nella zona mediana del campo. La prima azione degna di nota del match è di marca isolana: Pozzebon si esibisce in una splendida esecuzione al volo dai diciotto metri e costringe il baby Giannini a una provvidenziale deviazione in angolo. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio sardo firmato da Steri, il quale sfugge abilmente alle grinfie dei difensori lidensi, a seguito di un corner battuto dalla sinistra da Mannoni, e infila con un preciso colpo di testa l’attonito Giannini. L’undici biancoviola, animato da una grande voglia di riscatto, prende in mano il pallino del gioco e, poco dopo la mezzora, va vicinissimo al pareggio sugli sviluppi di una giocata per vie verticali. Il solito Esposito, dal cerchio di centrocampo, serve in piena area Mastropietro, il quale colpisce di testa da distanza favorevole, ma si vede negare la gioia personale da Steri, il quale ci mette la classica pezza ed evita il peggio con l’aiuto della traversa.
L’Ostiamare continua a spingersi a pieno organico in avanti e, poco più tardi, mette i brividi agli isolani con Pompei, il quale calcia a botta sicura, a seguito di un pregevole spunto sulla destra di Lazzeri, ma non riesce a piazzare la stoccata vincente per la respinta di Tommaso Gentile, bravo ad allontanare il pallone nei pressi della linea di porta. Costretta a inseguire il risultato, la formazione di Scudieri si spinge a testa bassa in avanti nel corso della ripresa e, al quarto d’ora, getta alle ortiche una ghiotta opportunità per pareggiare con Petrini. Il numero diciassette biancoviola, favorito da una sponda di Lazzeri, si presenta a tu per tu con Ruzittu, ma pecca di cinismo e si vede chiudere lo specchio della porta dall’estremo difensore isolano. L’Ostiamare, non trovando particolari sbocchi in avanti, tenta anche la soluzione da fuori area: Esposito indirizza la sfera sotto la traversa da circa trenta metri, ma il portiere rivale fa buona guardia.
La compagine del presidente Lardone, incitata a gran voce dai propri sostenitori, prova sino alla fine a salvare il salvabile e, in pieno extra-time, sfiora il pareggio con Tortolano, il quale disegna una splendida parabola su calcio piazzato, ma Ruzittu sventa anche quest’ultima minaccia, permette alla sua squadra di conquistare tre punti di platino e, di riflesso, costringe capitan D’Astolfo e compagni ad uscire per la prima volta dal campo a mani vuote.
Antonio Gravante
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