L’extra-time si rivela fatale al rinnovatissimo Nettuno nel turno preliminare di Coppa Italia. Quando ormai la disputa dei calci di rigore sembrava quasi scontata, la squadra allenata da mister Panicci si inchina al Sabaudia (0-1), cinico a sua volta a capitalizzare con grande cinismo una rapida ripartenza, e tra lo sconforto dei propri sostenitori si trova costretta a mandare giù il calice amaro dell’uscita di scena dalla kermesse tricolore. I verdeblu cominciano la gara a spron battuto e, in pochi giri di lancette, costruiscono tre azioni degne di note con Pirazzi e Cavalieri. Il primo non inquadra di pochissimo lo specchio della porta, mentre il secondo, per ben due volte, si vede negare la gioia del gol dal bravo Micci. Il Sabaudia, invece, imbastisce la prima occasione importante a metà primo tempo: Maiero, sugli sviluppi di un cross dalla destra di Vona, non riesce a piazzare la stoccata vincente dall’interno dell’area. Il Nettuno chiude il primo tempo in avanti a sfiora la marcatura soprattutto con Pirazzi, il quale calcia di sinistro dai sedici metri, dopo una bella combinazione con Caronti, ma spedisce la sfera di poco sopra la traversa della porta custodita da Micci. La formazione verdeblù, al quarto d’ora della ripresa, mette i brividi ai rivali di turno a seguito di un tiro dalla bandierina: Trippa svetta più alto del diretto marcatore, ma alza troppo la mira. Il Sabaudia, tre minuti prima del novantesimo, rimane in dieci per l’espulsione di Osigiede, allontanato dal fischietto di Ciampino per doppia ammonizione. Quando ormai la lotteria dei calci di rigore sembrava inevitabile, la formazione allenata da Beltramini riesce a spostare a sorpresa l’ago della bilancia dalla propria parte con Cavalieri, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, a seguito di un lungo lancio dalle retrovie, trafigge l’incolpevole Rutelli proteso in uscita, regala alla propria squadra la prima gioia stagionale e, di riflesso, costringe i ragazzi di Panicci ad uscire mestamente di scena dalla Coppa Italia.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA