Brutto scivolone casalingo. La NF Ardea riprende nel peggiore dei modi gli impegni di campionato, crolla nel corso della ripresa sotto i colpi di una quadrata Flaminia (0-3) e resta al quartultimo posto in classifica. A rompere gli indugi sono i ragazzi guidati da Onofri: Lorusso, dai venti metri, calcia di collo pieno e costringe Giordani a rifugiarsi in angolo. La squadra biancorossa, al quarto d’ora, replica con Miola. Il duttile centrocampista prova a sorprendere Chicarella con uno spiovente dal limite dell’area, ma il portiere rivale fa buona guardia e appoggia con sicurezza il pallone sopra la traversa. Dal susseguente tiro dalla bandierina, gli ardeatini sfiorano la marcatura con Mauro, il quale si inserisce con i tempi giusti in area, ma non inquadra di poco il bersaglio grosso. La Flaminia, poco dopo la mezz’ora, reclama un penalty per un tocco con la mano di Bruno nei pressi della linea di porta, ma il fischietto di Modena non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. L’ultimo episodio degno di nota del primo tempo è di marca biancorossa: Hvoinickis colpisce in pieno l’incrocio dei pali con una splendida conclusione da fuori area. La sfida del Mazzucchi si sblocca in apertura di ripresa. I viterbesi passano a condurre con il baby Penchini, bravo a piazzare la stoccata vincente sugli sviluppi di un corner. La NF Ardea, nella fase centrale del tempo, prova a reagire, ma non riesce a far breccia nella solida retroguardia rivale. La formazione di Del Grosso, tutto sommato, spiana la strada al successo agli avversari un minuto dopo la mezz’ora: Schettini commette un grave errore in fase di impostazione della manovra. L’ottimo Marchi intercetta il pallone sulla trequarti e serve un assist perfetto per Lorusso, il quale fa centro con un chirurgico tiro a incrociare. La Flaminia, in chiusura di match, mette il classico punto esclamativo su una vittoria dal peso specifico rilevante con Sirbu, il quale vince un contrasto con Bruno nella zona mediana del campo, nota Giordani fuori dall’area di rigore, fa centro nella porta sguarnita da oltre trenta metri e costringe i biancorossi a incassare una sconfitta piuttosto pesante nelle proporzioni.
Antonio Gravante
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