
Smaltita l’amarezza per la rimonta subita, a una manciata di secondi dal triplice fischio, nella sfida casalinga con la Polisportiva Ostiense, la capolista Campo di Carne torna di nuovo a correre, espugna di stretta misura l’ostico rettangolo di gioco dell’Atletico Acilia (0-1) e, a seguito della spartizione della posta nella sfida di cartello tra la Pro Calcio Nettuno e l’Academy Sabotino Mare, allunga nuovamente il passo nei confronti dei pontini e rimane da sola in vetta con ben diciannove punti all’attivo in sette giornate di campionato disputate. La prima parte della gara è di studio: le due contendenti si affrontano a lungo nella zona mediana del campo. Gli apriliani, con il passare dei minuti, si mostrano più propositivi e vanno due volte vicini alla marcatura con Ravesi e Nania, i quali peccano di cinismo da distanza più che favorevole, a seguito di un batti e ribatti in piena area di rigore capitolina, alzano troppo la mira e consentono alla compagine del X Municipio di tirare un lungo sospiro di sollievo per via degli scampati pericoli. L’Atletico Acilia, intorno alla mezz’ora, si complica i propri piani a seguito dell’espulsione di Gloriani, il quale si vede sventagliare in faccia il secondo cartellino giallo dall’arbitro e finisce anzitempo sotto la doccia. La formazione biancorossa, nonostante l’inferiorità numerica, getta alle ortiche, poco più tardi, una duplice occasione da gol. Il primo a calciare da distanza ravvicinata è Alì, il quale perde il “face to face” con Dezi, bravissimo a sua volta ad evitare la marcatura con una provvidenziale respinta di piedi. Il pallone poi arriva dalle parti di Deleo, il quale tira in pratica a botta sicura da pochi passi, ma l’estremo difensore apriliano si esalta anche in questa circostanza, conserva inviolata la propria porta e manda le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di partenza. Agevolata nel proprio compito dal fatto di giocare in undici contro dieci, la capolista si spinge in avanti con maggiore convinzione nei propri mezzi nel corso della ripresa e, a metà frazione, riesce a trovare la via del gol. Il grande merito va attribuito a Di Micco, subentrato a partita in corso dalla panchina, che calcia dall’interno dell’area e trova l’opposizione del portiere di casa. La sfera poi arriva dalle parti di Fusco, il quale fa centro da distanza ravvicinata e trova il bandolo della matassa di una gara che nascondeva parecchie insidie. L’Atletico Acilia, poco più tardi, subisce il secondo cartellino rosso: Striani costringe i suoi compagni a giocare in duplice inferiorità numerica. Il Campo di Carne, di conseguenza, gestisce senza soverchie difficoltà la rete di vantaggio nei restanti minuti ancora da giocare, espugna uno dei terreni di gioco più ostici del girone e prosegue a vele spiegate il cammino in campionato.
Antonio Gravante
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