Una vittoria proprio sul filo di lana. Quando ormai si trovava a un passo dal baratro e l’ombra della prima sconfitta in campionato si allungava sempre più minacciosa, l’Atletico Anziolavinio realizza un piccolo capolavoro tattico negli ultimi giri di lancette, si aggiudica in rimonta l’attesa sfida esterna con la corazzata United Aprilia (5-6), si conferma a punteggio pieno in vetta alla classifica e dimostra sul campo di avere i giusti requisiti per disputare una stagione da protagonista. Il momento topico del match si registra negli ultimi tre giri di orologio. Sotto di una rete, il quintetto allenato da Alberto De Angelis getta il cuore oltre l’ostacolo, ristabilisce l’equilibrio grazie a una stoccata vincente di De Marco e, poi, sposta definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte con Musilli, il quale approfitta di un errore in fase di impostazione della manovra degli apriliani, deposita la sfera nella porta sguarnita direttamente dalla propria metà campo e regala alla sua squadra una vittoria di assoluto prestigio considerata la notevole caratura tecnica della United Aprilia. La formazione neroniana ha un ottimo impatto sulla gara e, dopo soltanto tre minuti, spezza l’equilibrio per merito di Musilli, il quale capitalizza al massimo un corner di Scarpetti e non lascia alcuna via di scampo a Filippini con un chirurgico rasoterra. La sfera si insacca nell’angolino basso più lontano. Il quintetto di Serpietri, nei minuti seguenti, riordina le idee e rimette le cose a posto con Cannatà, bravo a infilare il numero uno avversario con un gran diagonale da posizione defilata. L’Atletico Anziolavinio non si scompone per la rete subita, continua a esprimersi su ottimi livelli e, nella fase centrale del tempo, piazza un micidiale uno-due con Ciarmatatori e De Marco e allunga prepotentemente nel punteggio. Pungolata nell’orgoglio, la United Aprilia si rimbocca le maniche a accorcia le distanze con il talentuoso Lippolis. L’ex giocatore della Fortitudo Pomezia prende la mira dall’altezza del dischetto del tiro libero e infila il pallone nell’angolino basso alla destra di Milani. Le emozioni si susseguono a ripetizione. La squadra di De Angelis, trenta secondi più tardi, riporta gli avversari a debita distanza con una rete degna dei palcoscenici più importanti di De Marco, il quale gira alle spalle dell’attonito Filippini, con un sontuoso colpo di tacco, un assist al bacio di Musilli e consente ala sua squadra di andare al riposo con due reti di vantaggio. Animata da una grande voglia di riscatto, la United Aprilia prende in mano le redini del gioco dopo l’intervallo, costringe i portodanzesi ad abbassare sensibilmente il baricentro e si riporta sotto nel punteggio grazie alla giocata di un singolo. L’ottimo Lippolis, a riprova delle sue doti di tiratore scelto, trasforma con un’esecuzione perfetta un calcio piazzato, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano e infonde la giusta fiducia ai propri compagni. Il quintetto di Serpietri, infatti, si spinge a pieno organico in avanti e perviene al pareggio su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Ciarmatori ai danni di Esposito. Il giocatore tirrenico, per tale episodio, rimedia il secondo cartellino giallo e si trova costretto a uscire anticipatamente dal campo. Ad incaricarsi della trasformazione del penalty è lo stesso Esposito, il quale non lascia alcuna via di scampo a Milani con una conclusione forte e centrale. La United Aprilia, sulle ali dell’entusiasmo, produce il massimo sforzo e, a cinque minuti dalla conclusione, cala il pokerissimo per merito di Cannatà, il quale finalizza un delizioso “dai e vai” con Galieti e sposta l’ago della bilancia dalla parte della sua squadra. La formazione allenata da De Angelis, nonostante il morale sotto i tacchi per il sorpasso subito, produce il massimo sforzo e perviene al pareggio con lo scatenato De Marco, il quale firma la tripletta personale con una splendida conclusione dall’altezza del dischetto del tiro libero. Il tecnico apriliano, negli ultimi due minuti di gioco, prova a vincere la partita e schiera il portiere di movimento per avere un giocatore in più in fase di costruzione della manovra. Tale tattica, tutto sommato, si rivela fatale. L’Atletico Anziolavinio rispetta alla lettera le consegne del proprio tecnico e, poco prima del triplice fischio, realizza la rete della vittoria per merito di Musilli, il quale interrompe un fraseggio degli apriliani nei pressi della linea mediana, deposita la sfera nella porta sguarnita direttamente dalla propria metà campo, realizza il classico gol dell’ex e regala alla propria squadra una vittoria di assoluto prestigio.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA