

Tanto lavoro, massima professionalità e una grande voglia di togliersi delle belle soddisfazioni. Tutto questo c’è dietro la vittoria di Leonardo Spina del tabellone di quarta categoria dell’undicesima edizione del Torvaianica Open. Dopo aver scritto delle pagine importanti dello sport pometino, difendendo al meglio i legni della porta del Pomezia Calcio e dell’Indomita Pomezia, l’ex estremo difensore di calcio, da circa quattro anni, ha deciso di cambiare disciplina e coltivare la sua passione per il tennis. Seguito attentamente dal maestro Alessio Passalacqua e dai suoi più stretti collaboratori, Spina ha effettuato una perentoria escalation sotto il profilo squisitamente tecnico e ha coronato il classico sogno nel cassetto di conquistare, sulla terra rossa del Roman Sport City, il primo trofeo della sua seconda carriera sportiva. Il tennista pometino comincia con un turno preliminare e si guadagna l’accesso al tabellone principale grazie alla vittoria in due set su Mario Fiorini (6-1 6-3). Sorretto da una condizione fisica smagliante e galvanizzato nel morale, il tennista pometino sfoggia il meglio del proprio repertorio in semifinale contro Edoardo Umassi (6-1 6-4), numero uno del seeding. Per nulla intimorito di sfidare il principale candidato alla vittoria del torneo, Spina lotta punto su punto con la massima concentrazione e, grazie a un’ottima solidità da fondo campo e al giusto cinismo sotto rete, si aggiudica con estrema disinvoltura il primo parziale (6-1). La seconda partita, tutto sommato, risulta piuttosto combattuta, ma l’atleta pometino dimostra di avere carattere da vendere, si impone di stretta misura (6-4) e si regala il visto per l’ultimo atto contro Fabio Giardulli, vittorioso a sua volta nei confronti di Vincenzo Rocco, testa di serie numero due del tabellone. La finalissima, tutto sommato, comincia in salita per Spina, il quale paga a caro prezzo una bassa percentuale di prime palle al servizio e qualche errore di troppo non forzato, subisce due break e consente al regolarissimo avversario di passare a condurre (6-3). Il tennista pometino parte male anche nel secondo periodo e consente a Giardulli di allungare nel punteggio (3-1). Animato da una grande voglia di rivalsa e fermamente intenzionato a giocarsi al meglio le proprie chance, Spina sale prepotentemente in cattedra a partire dal quinto game, sfoggia il meglio del proprio repertorio, inanella cinque giochi di fila e riporta la contesa sui binari di perfetta parità (6-3). La finale, come da regolamento, si decide al long tie-break. I due atleti lottano punto a punto fino al 5-5, poi Spina trova il bandolo della matassa, sfrutta al meglio le proprie caratteristiche tecniche e si procura quattro match-point consecutivi (9-5). Il generoso Giardulli, però, non molla e realizza il sesto punto personale. Ma si tratta del classico episodio. Il portacolori del Pass Un Mare di Sports non si lascia sfuggire la seconda occasione propizia, costringe l’avversario all’errore dopo un preciso attacco incrociato e si toglie la soddisfazione di conquistare l’ambito trofeo.
Antonio Gravante
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