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Fortitudo Pomezia, sconfitta amara: l’Italpol resta in vetta

Una sconfitta che ha il classico sapore della beffa. Quando ormai il pareggio sembrava il risultato più probabile, frutto di una gara sostanzialmente equilibrata, la Fortitudo Pomezia si arrende a poco più di un minuto dalla conclusione alla capolista Italpol (2-1), nel big-match dell’undicesima e ultima giornata del girone di andata, e a seguito dei risultati conseguiti sugli altri campi arriva al giro di boa come quarta forza del raggruppamento. La formazione del patron Bizzaglia, nonostante la sconfitta, ha dimostrato anche al “PalaGems” di occupare con pieno merito le prime posizioni della graduatoria. Capitan Zullo e compagni, dopo aver subito il ritmo imposto dai capitolini nel corso del primo tempo, sono usciti prepotentemente fuori nella ripresa, hanno sviluppato una notevole mole di gioco, ma a causa di un singolo episodio sono stati costretti ad accusare una battuta d’arresto che lascia l’amaro in bocca per come è maturata. La prima parte della gara risulta piuttosto bloccata. Le due contendenti si fanno apprezzare per un’ottima solidità difensiva e coprono al meglio tutto gli spazi. Basti pensare che nei primi nove minuti si registra soltanto una nitida occasione da gol. La compagine padrona di casa sfiora la marcatura con Paulinho, il quale calcia dagli otto metri, ma Leofreddi risponde presente, si distende in tuffo e toglie la sfera dall’angolino basso alla sua sinistra. La squadra di Ranieri, a metà periodo, colleziona la seconda nitida occasione da gol con Cintado, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, elude l’intervento di Leofreddi proteso in uscita, ma si vede negare la gioia del gol dal palo più lontano. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio dei capitolini firmato da Armellini, il quale infila l’estremo difensore rossoblu con una precisa conclusione a mezza altezza. La compagine di Ranieri non molla la presa e, poco più tardi, colpisce il secondo legno di giornata con Paulinho. L’ex pilastro dell’Istituto G. Ferro Pomezia costringe Leofreddi a salvarsi con l’aiuto del palo. L’Italpol, nelle battute finali del primo tempo, ha la possibilità di allungare nel punteggio con Fred. Il numero dieci ha due volte sui piedi la palla del possibile raddoppio, ma a dispetto delle sue comprovate qualità realizzative non centra lo specchio della porta da posizione più che favorevole sugli sviluppi di altrettante ripartenze impostate da Cintado. Animata da una grande voglia di rivalsa, la Fortitudo Pomezia rientra in campo dagli spogliatoi con tutto un altro piglio, prende saldamente in mano il pallino del gioco e mette i brividi ai rivali di turno con Paschoal. Il numero venticinque rossoblu tenta due volte la conclusione dal limite dell’area, ma trova puntuale alla presa Giannone. La squadra di Esposito continua a fare la partita e, poco più tardi, perviene al pareggio con Paschoal. Il talentuoso laterale anche in questo caso tenta la giocata personale, calcia in porta da fuori area e trova la risposta di Giannone. Sulla susseguente respinta del portiere di casa, lo stesso Paschoal si avventa per primo sul pallone, fa centro da pochi passi e riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio. Pungolata nell’orgoglio, la capolista va vicinissima al raddoppio, sul susseguente ribaltamento di fronte, con l’ottimo Cintado, il quale si presenta minaccioso in area, ma si vede chiudere lo specchio della porta dall’esperto Leofreddi, il quale evita il peggio con una provvidenziale respinta di piede. La Fortitudo Pomezia, scampato il pericolo, produce il massimo sforzo e mette più volte in apprensione la prima forza del girone. Le occasioni migliori capitano a Mentasti e Paschoal. Il primo alza la mira da posizione favorevole, mentre il secondo esalta i riflessi del portiere rivale. Il quintetto di Esposito, al quarto d’ora, si vede voltare le spalle della dea bendata. Il bomber Maina, sugli sviluppi di un corner, carica il sinistro da fuori area, ma colpisce in pieno il palo più lontano. L’Italpol, a tre minuti dalla conclusione, adotta la tattica del portiere di movimento più che altro per allentare la pressione dei pometini e far trascorrere secondi preziosi. Quando ormai il pareggio sembrava il risultato più scontato, la squadra capitolina riesce a piazzare la stoccata vincente a un minuto e undici secondi dal suono della sirena. Il grintoso Maina tenta la conclusione dal limite dell’area, ma viene rimpallato da un avversario. La squadra di Ranieri, con grande cinismo, sfrutta al meglio l’arma del contropiede e passa a condurre per merito di Ippoliti, il quale incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali con un gran sinistro di collo pieno e fa esplodere di gioia i tifosi capitolini presenti in tribuna. La Fortitudo Pomezia, nonostante il morale sotto i tacchi, prova a rimettere le cose a posto nelle battute finali del match, ma non riesce a far breccia nella solida difesa rivale, incassa la terza sconfitta in campionato  e, per forza di cose, si deve accontentare degli unanimi consensi degli addetti ai lavori per aver retto al meglio il confronto con la principale candidata alla vittoria del campionato.

Antonio Gravante

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