Il titolo di campione della provincia di Latina si deciderà alla “bella”. Questo è il verdetto di gara-2 della finalissima tra le corazzate Fortitudo Pomezia e Real Terracina. Dopo aver vinto in trasferta la sfida d’andata, il quintetto pometino non sfrutta il fattore campo nel return-match, si arrende di stretta misura ai coriacei tigrotti (1-2) e, tra mille recriminazioni, mette nuovamente tutto in discussione. Il quintetto del basso Lazio ha un buon approccio alla gara e, al minuto numero cinque, sblocca il risultato con capitan Zannella, il quale elude la marcatura dei difensori rossoblu grazie a una perfetta triangolazione con Patriarca e, a riprova delle sue innate doti di tiratore scelto, trafigge Filippini con un preciso diagonale. La formazione allenata da Serpietri, a quel punto, si spinge a pieno organico in avanti, si fa apprezzare per una manovra piuttosto lineare e, al quarto d’ora, vede premiati i propri sforzi con la rete del pareggio firmata da Decina. L’ex giocatore del Kids Pomezia sfrutta al meglio un assist del talentuoso Lippolis, fa centro da pochi passi e infonde la giusta carica emotiva ai suoi compagni. Le due contendenti, nella seconda parte del primo tempo, continuano a esprimersi su ottimi livelli e vanno più volte vicine alla marcatura. Lippolis e Decina tra le fila rossoblu e Pecchia e Parisella tra quelle dei tigrotti, però, trovano sulla propria strada dei baluardi insuperabili negli estremi difensori Cacciotti e Filippini, bravi più volte a opporsi, con grande mestiere, alle violente conclusioni degli avversari. La ripresa, tutto sommato, comincia sulla falsariga della frazione inaugurale. Fortitudo Pomezia e Real Terracina lottano con grinta e determinazione su ogni pallone, mettono più volte in apprensione i pacchetti difensivi rivali, ma non riescono a trovare la soluzione vincente per passare a condurre. Il punteggio, statistiche alla mano, cambia per la terza volta intorno al decimo minuto. I ragazzi guidati da Napoli capitalizzano al massimo una rapida ripartenza con l’ottimo Zannella, il quale finalizza una perentoria progressione di Pariselli, trafigge l’incolpevole Filippini e sposta nuovamente l’ago della bilancia dalla parte della sua squadra. Il quintetto pometino, a quel punto, prende saldamente in mano il pallino del gioco, rintana i rivali di turno nella propria metà campo e va vicino al pareggio con Lippolis, il quale si vede negare la gioia del gol dal palo. Costretta a inseguire il risultato, la Fortitudo Pomezia, a cinque minuti dalla conclusione, adotta la tattica del portiere di movimento. I rossoblu stringono d’assedio l’area di rigore rivale e, a centoventi secondi dal triplice fischio, si costruiscono i presupposti per rimettere le cose a posto. L’ottimo Antonelli prova ad incunearsi in area dalla corsia di sinistra, ma viene a contatto con Parisella e cade a terra. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Sul dischetto si presenta lo specialista Rozzi, il quale opta per una violenta conclusione dal basso in alto, ma Cacciotti intuisce le sue intenzioni e, con un prodigioso intervento d’istinto, si rifugia in calcio d’angolo. Malgrado il morale sotto i tacchi per la clamorosa occasione gettata alle ortiche, i pometini non demordono e, pochi secondi più tardi, sfiorano il pareggio con Bernardini, il quale scheggia la traversa con una violenta conclusione di collo pieno dal limite dell’area. La squadra rossoblu, nell’ultimo giro di lancette, rimane in quattro per l’espulsione di Lippolis, allontanato dall’arbitro per proteste. La Fortitudo Pomezia, nonostante l’inferiorità numerica, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non riesce a rimontare la rete di svantaggio e, tra mille recriminazioni, deve mandare giù il calice amaro della prima sconfitta casalinga stagionale. Il Real Terracina, di conseguenza, corona il sogno nel cassetto di riportare la contesa in perfetto equilibrio. Il titolo provinciale, dunque, è ancora in bilico.
Antonio Gravante
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