Il Penta Pomezia riprende con piglio autoritario gli impegni ufficiali. Dopo aver saltato per impraticabilità di campo la sfida casalinga con l’Indomita Anzio, il motivatissimo quintetto guidato da Gabriele Masci, sostituito in panchina per squalifica da Mariano Raparelli, batte a domicilio il fanalino di coda Libo (2-4), rimpingua il bottino in classifica con altri tre punti e si conferma con pieno merito nella classica parte sinistra della classifica. La gara comincia nel peggiore dei modi per i ragazzi del presidente Frezza. Il quintetto nettunese parte a spron battuto e, dopo due minuti, passa in vantaggio per merito di Nicolucci, il quale si fa valere sulla corsia di sinistra e trafigge Casagrande con un chirurgico diagonale. Consapevole della propria forza, il Penta Pomezia non si preoccupa più di tanto del risultato sfavorevole, cambia subito marcia e, quattro giri di lancette più tardi, rimette le cose a posto con il bomber D’Antimi, il quale si incunea per vie centrali tra i difensori nettunesi e infila con una conclusione di giustezza Gasbarrone. Il quintetto pometino, con il passare dei minuti, si fa più intraprendente e, al quarto d’ora, legittima un maggior possesso palla con Biondolillo, bravo a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una pregevole azione corale. La gioia dei rossoblu, però, dura pochissimo. Il Lele Nettuno, sessanta secondi più tardi, ristabilisce la parità con capitan Nardò, cinico a infilare da pochi passi l’incolpevole Casagrande. Le restanti fasi del primo tempo, tutto sommato, non riservano particolari emozioni. Le due contendenti si affrontano a viso aperto, ma il risultato non cambia sino all’intervallo. Il merito è dei due pacchetti arretrati, bravi a chiudere tutti i varchi agli avanti rivali. Fermamente intenzionato a conquistare il massimo della posta in palio, il Penta Pomezia, ad inizio ripresa, si spinge in avanti con maggiore continuità, va più volte alla conclusione, ma la porta nettunese sembra stregata. Il Libo Nettuno, dal canto suo, si fa apprezzare per alcune rapide ripartenze. L’attento Casagrande, però, si conferma sempre all’altezza della situazione e sventa con sicurezza ogni minima minaccia. Intorno al decimo minuto, tutto sommato, si registra uno degli episodi chiave della gara: Biondolillo rimedia in rapida successione per proteste due cartellini gialli e costringe la sua squadra a giocare centoventi secondi in inferiorità numerica. Agevolato nel proprio compito dal fatto di giocare con un uomo in più, il Libo, subito dopo, ha la possibilità di passare nuovamente a condurre su calcio di rigore, ma il tiratore scelto nettunese si fa neutralizzare il penalty dall’ottimo Casagrande. Scampato il pericolo, il Penta Pomezia ritrova la giusta fiducia nei propri mezzi e, sulla susseguente ripartenza, allunga nel punteggio grazie a una stoccata vincente di Babusci. Successivamente la formazione pometina, galvanizzata nel morale, gestisce in scioltezza la situazione favorevole e, a cinque minuti dalla fine, blinda la quarta vittoria in campionato con Galasso, il quale iscrive anche il proprio nome a referto con una staffilata dalla media distanza. Nel massimo rispetto dei pronostici della vigilia, dunque, la squadra guidata dal binomio Masci-Raparelli fa valere la maggiore caratura tecnica anche in riva al Tirreno, conquista tre punti importanti sia per la classifica che per il morale e si conferma una delle principali inseguitrici delle quattro fuggitive.
Antonio Gravante
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